Panico negli Stati Uniti. Lo scorso fine settimana un incendio ha colpito la fabbrica Rivian a Normal, nello Stato dell’Illinois. Subito pronta ad agire, l’unità accorsa sul posto è riuscita a domare il fuoco, non le polemiche. Sul conto delle vetture elettriche permane dello scetticismo circa la loro sicurezza, e il ‘fuori programma’ dà fiato ai detrattori.
Unità di soccorso messa a dura prova
L’evento, avvenuto nel tardo pomeriggio, ha visto coinvolti oltre 50 veicoli a zero emissioni, che, avvolti dalle fiamme, hanno messo i soccorritori a dura prova. Con il passaparola del web, ne sono venuti a conoscenza di utenti di tutto il mondo, preoccupati e dubbiosi. “Si tratta di un’indagine molto intricata e complessa, quindi non abbiamo una cronologia di quando e se un’origine o una causa possano essere determinate in questo momento”, spiega in una mail un portavoce degli operatori, Matt Swaney. “L’impianto di assemblaggio in sé non è stato interessato dall’incidente. Non ci sono stati feriti tra i vigili del fuoco o il personale Rivian”.
“Stiamo indagando sulla causa di un incendio che ha danneggiato diversi veicoli in un parcheggio del nostro stabilimento di Normal nella tarda serata di sabato”, racconta un esponente di Rivian, Peebles Squire. “Lo stabilimento in sé non è stato interessato. Non ci sono stati feriti. Al momento non forniamo ulteriori dettagli”.
Il provvidenziale intervento dei pompieri ha scongiurato conseguenze peggiori, limitando i danni alle auto. Le riprese dall’alto, presto salite all’attenzione degli utenti, ritraggono 57 esemplari in cattive condizioni in un’area di parcheggio vicino alle rotaie industriali. A pagarne pegno i modelli R1S e R1T, mentre il nuovo SUV R2 è rimasto illeso. Nessuna ripercussione nemmeno per il cuore produttivo della compagnia, dove vengono assemblati i mezzi attuali.
Tengono tuttora banco le indagini sulle origini del rogo. Nel recente periodo, Rivian è stata poco fortunata, dato il precedente del mese scorso, quando tre suoi furgoni elettrici, utilizzati da Amazon nelle consegne, sono andati in fiamme. La compagnia ha escluso che le batterie ad alto voltaggio abbiano avuto un ruolo.
Non un caso isolato
Gli incendi riguardanti le batterie al litio, cuore pulsante delle auto elettriche, costituiscono una sfida senza precedenti. Le temperature estreme raggiunte e la difficoltà nel contenere la reazione chimica li rendono alquanto ostici da fermare. Oltre una dozzina di persone hanno perso la vita a New York City in circostanze simili, sebbene riguardanti le e-bike. Inoltre, la scorsa settimana una Tesla Semi ha preso fuoco in California, causando un grave ingorgo.
Ovviamente, le macchine a combustione non sono immuni a tali problemi e spesso lo fanno a una velocità di gran lunga maggiore. Tuttavia, sulle full electric permangono delle criticità legate alla loro natura. I primi soccorritori vengono addestrati a gestire tali emergenze con tecniche specifiche, mentre i metodi tradizionali appaiono inefficaci. La questione è di estrema attualità oltreoceano, dove i legislatori repubblicani imputano alle BEV di essere pericolose. Nel mentre, il Presidente degli Stati Uniti uscente, Joe Biden, cerca di spronare i dipartimenti locali affinché applichino le tecniche migliori per garantire l’incolumità generale.