Per certi versi un ritorno alle origini. Dopo pi di 20 anni e oltre 70 milioni di copie torna la serie di Resident Evil. Tornano gli enigmi, la gestione maniacale dell’inventario, le pallottole che scarseggiano sempre e quelle atmosfere sporche e disperanti che hanno da sempre segnato la serie. Con Resident Evil 7 biohazard si rinnova il gusto pi puro dell’horror vecchia maniera, quello che ti fa saltare sulle sedia e che ti tiene con il fiato sospeso per istanti interminabili.

Il pensiero automatico pi facile quello dei film tipo “ Non aprite quelle porta”. Ci ritroveremo infatti in una piantagione abbandonata di Dulvey, in Louisiana. In una casa tossica e putrescente, preda di una famiglia disfunzionale e malata. I Baker sono una intuizione felice del gioco che si presenta subito come una macchina da spavento rodatissima e perfetta. Tutto molto gi visto ma ben raccontato ed efficace. Imperdibile per gli amanti del brivido da divano.

Le novit. Il gioco vietatissimo introduce due novit. La prima pu essere uno choc per i fan di vecchia data e riguarda la scelta di abbandonare la visuale in terza persona per vivere il terrore in prima persona. La seconda il supporto completa al visore di realt virtuale della Playstation. Questa soluzione consigliata solo per stomaci di ferro. Anzi no d’acciaio. L’effetto soggettivo, ma chi vi scrive non riuscito a rimanere con il visore per pi di dieci minuti. Non solo e non tanto per la chinetosi (o motion sickness) ma per la tensione di un horror che relegato al piccolo schermo non sorprende, con Playstation Vr assume intensit mai praticate. E chi vi scrive un estimantore e consumatore indefesso di filmetti horror di serie B.