AGI – Era trattenuto nel Cpr di Bari in attesa di essere espulso in Albania ma il decreto è stato revocato dal Tribunale civile di Brescia. Un 30enne albanese, Kristian M., è stato liberato ed è tornato in Lombardia dove è pendente una sua domanda di protezione internazionale perché vivrebbe in area del paese dove è in vigore il Kanun, il codice orale che disciplina l’onore, il giuramento e la vendetta.
La vita dell’uomo, assistito dall’avvocato Stefano Afrune, sarebbe a rischio in caso di rientro per una faida familiare legata un presunto debito contratto dal padre. Già l’anno scorso era stato espulso dopo un periodo al Cpr di Bari. Dal nord dell’Albania era poi scappato dopo aver subito un attentato ed era rientrato in Italia. Lo scorso marzo nel Bresciano era stato arrestato per la violazione del divieto di reingresso in Italia e per aver fornito false generalità ai poliziotti.
Per questa vicenda era stato poi condannato a un anno di reclusione, pena sospesa. Nei giorni scorsi Kristian M. è stato identificato in Valchiavenna nel corso di un’attività di controllo da parte della polizia stradale del distaccamento di Mese che ha accertato la sua irregolarità. È stato quindi emanato un nuovo decreto di espulsione dal prefetto di Sondrio che i giudici bresciani Stefana-Colombo-Gaboardi hanno revocato.