RIMINI – A tradirlo sarebbero state le telecamere di sorveglianza sparse in zona, anche se lui si dichiara estraneo ai fatti. La procura di Rimini ha iscritto sul registro degli indagati un allevatore di 47 anni, sardo ma con un podere in Romagna, per uccisione di animali: sarebbe stato lui, infatti, a uccidere e appendere un lupo alla fermata dell’autobus. Una vendetta macabra per non aver avuto dei risarcimenti in seguito a una passata incursione di lupi nella sua azienda, che avrebbero fatto strage di pecore.
L’indagato è assistito dall’avvocato Filippo Airaudo, che ritiene il pastore estraneo ai fatti. L’inchiesta è seguita dal pm Davide Ercolani. Le registrazioni
delle telecamere mostrano un furgone bianco che si ferma davanti alla fermata del bus. Dall’ispezione dei carabinieri sono state trovate tracce ematiche sulle punte di un forcone.La carcassa del lupo era stata trovata appesa con le zampe posteriore alla pensilina da alcuni ragazzini che stavano andando a scuola. L’animale era con il cranio fracassato con numerosi fori nella testa, che hano fatto pensare proprio ai segni di un forcone.