MILANO – Ore 9:40. Mini rimbalzo sulle Borse dopo le vendite della vigilia, dopo che la produzione industriale Cinese ha segnato – per la prima volta in questo 2020 – una dinamica positiva.
I mercati Ue avviano la giornata in rialzo: Londra sale dell’1,5%, Milano dell’1%, Francoforte dell’1,1% e Parigi dell’1,3%.
Positivi, i future su Wall Street. La Borsa americana è reduce da una seduta in recupero, dopo la partenza in rosso: il rally dei titoli bancari ha guidato il Dow Jones a salire dell’1,62 per cento. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo: l’indice Nikkei avanza dello 0,62% a 20.037,47 punti.Su Piazza Affari continua la stagione delle trimestrali: il gruppo Unipol ha visto scendere il risultato netto consolidato del 21,5% nel primo trimestre a 134 milioni.
La produzione industriale cinese è cresciuta del 3,9% annuale ad aprile, il primo rialzo quest’anno dopo il -1,1% di marzo e contro un atteso +1,5%. Dopo mesi di lockdown la Cina sta gradualmente ripartendo e questo è il primo vero segnale di ripresa della produzione. In Cina l’epidemia è rientrata, mentre ancora imperversa a livello globale, frenando l’export del Dragone. Anche i consumi in Cina restano deboli, come confermano i dati delle vendite al dettaglio, che ad aprile si contraggono del 7,5% annuale, dopo il -15,8% di marzo e contro un atteso -7%. In calo del 10,3% anche gli investimenti fisse, dopo il -16,1% e contro un atteso -10%. Il tasso di disoccupazione sale al 6%, contro il 5,9% di marzo. L’agenda macroeconomica è fitta con i dati sulla produzione industriale di Francia e Germania, il fatturato delle fabbriche in Italia e i dati sul lavoro dell’Eurozona. In Germania, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,7% ad aprile.
I rilievi sulla produzione industriale cinese si fanno sentire sulle quotazioni del petrolio: sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano dell’1,27% a 27,91 dollari e quelli sul Brent crescono del 2% a 31,78 dollari. L’oro sale dello 0,1% sostenuto dalle discussioni su ulteriori stimoli Usa e sul peggioramento delle relazioni Stati Uniti-Cina. Il prezzo dell’oro avanza a 1,730 dollari, dopo aver toccato ieri un top da tre settimane a 1,746 dollari.
L’euro apre stabile sopra 1,08 dollari e il biglietto verde mostra segni di ripresa, dopo i timori di una seconda ondata di contagi e le tensioni tra Usa e Cina. La moneta europea passa di mano a 1,0807 e a 115,91 yen. Il dollaro/yen risale a 107,26. Si stabilizza lo yuan dopo i dati sulla produzione manifatturiera in Cina ad aprile a 7,1009 sul biglietto verde. La sterlina guadagna un poco sopra 1,22 sul dollaro, dopo un minimo da 5 settimane a 1,2161. La Banca centrale cinese ha iniettato 100 miliardi di yuan nel sistema bancario attraverso prestiti a medio termine.