• 23 Settembre 2024 18:31

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Rigi cerca un manager, “ma preferisco seguire la massa”” (VIDEO)

Set 23, 2024

AGI – “Ho avuto tante richieste dal mondo dello spettacolo però sono da solo e non avendo un manager che mi assiste, che mi smista, è molto pesante. Infatti ho ancora 3.000 richieste da leggere – sono davvero più di 30.00 richieste – e non so dove andare. Aspetto un manager che mi dia una mano”. Rigivan Ganeshamoorthy, detto Rigi, oro paralimpico nel lancio del disco F52 e nuova star e atleta-simbolo del movimento paralimpico italiano, romano verace e di una simpatia e ironia fuori della norma, a margine della cerimonia di riconsegna del Tricolore olimpico e paralinpico al Quirinale, rivela all’AGI che sta pensando di entrare nel mondo dell’entertainment (al pari di suoi illustri colleghi come Bebe Vio o Manuel Bortuzzo).

 

Ancora però non ha deciso cosa fare. “Ho trovato dei manager, purtroppo però fanno dei contratti dove non sei più libero e io voglio un minimo di libertà e loro non te lo concedono” aggiunge il campione paralimpico che si schermisce quando gli si chiede se si sente un modello di riferimento. “È una grossa responsabilità essere un punto di riferimento. Io preferisco seguire la massa” aggiunge.

 

 

Rigi al Quirinale, “la fama? È una rottura”

“La vita mi è cambiata in peggio una rottura de co.-.!” Romano verace, simpaticissimo, Rigi è ormai una star. È quasi stupito di essere al Quirinale in occasione dell’udienza presso il Salone dei Corazzieri delle atlete e degli atleti azzurri vincitori di medaglia oltre a tecnici e dirigenti, guidati dal presidente del Coni, Giovanni Malago’, e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. “Per ora non è arrivato il bello della popolarità, per ora ho solo cose negative. Spero che finisca il prima possibile così poi posso riprendere il mio percorso da essere umano, tornare a uscire tranquillamente è una situazione davvero troppo pesante. Ora c’è questo movimento dietro me e io non so perché, ma io ho solo 25 anni e non mi sento certo di dare esempi – prosegue serio – presto per me per parlare di queste cose, aspetto un po’ di tempo, e il tempo porterà buone risposte penso”. “Il significato della medaglia d’oro ancora non ho realizzato”, aggiunge.

 

 

AGI – “Ho avuto tante richieste dal mondo dello spettacolo però sono da solo e non avendo un manager che mi assiste, che mi smista, è molto pesante. Infatti ho ancora 3.000 richieste da leggere – sono davvero più di 30.00 richieste – e non so dove andare. Aspetto un manager che mi dia una mano”. Rigivan Ganeshamoorthy, detto Rigi, oro paralimpico nel lancio del disco F52 e nuova star e atleta-simbolo del movimento paralimpico italiano, romano verace e di una simpatia e ironia fuori della norma, a margine della cerimonia di riconsegna del Tricolore olimpico e paralinpico al Quirinale, rivela all’AGI che sta pensando di entrare nel mondo dell’entertainment (al pari di suoi illustri colleghi come Bebe Vio o Manuel Bortuzzo).
 
Ancora però non ha deciso cosa fare. “Ho trovato dei manager, purtroppo però fanno dei contratti dove non sei più libero e io voglio un minimo di libertà e loro non te lo concedono” aggiunge il campione paralimpico che si schermisce quando gli si chiede se si sente un modello di riferimento. “È una grossa responsabilità essere un punto di riferimento. Io preferisco seguire la massa” aggiunge.
 

 
Rigi al Quirinale, “la fama? È una rottura”
“La vita mi è cambiata in peggio una rottura de co.-.!” Romano verace, simpaticissimo, Rigi è ormai una star. È quasi stupito di essere al Quirinale in occasione dell’udienza presso il Salone dei Corazzieri delle atlete e degli atleti azzurri vincitori di medaglia oltre a tecnici e dirigenti, guidati dal presidente del Coni, Giovanni Malago’, e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. “Per ora non è arrivato il bello della popolarità, per ora ho solo cose negative. Spero che finisca il prima possibile così poi posso riprendere il mio percorso da essere umano, tornare a uscire tranquillamente è una situazione davvero troppo pesante. Ora c’è questo movimento dietro me e io non so perché, ma io ho solo 25 anni e non mi sento certo di dare esempi – prosegue serio – presto per me per parlare di queste cose, aspetto un po’ di tempo, e il tempo porterà buone risposte penso”. “Il significato della medaglia d’oro ancora non ho realizzato”, aggiunge.
 
 

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