Il Galaxy Note 7 doveva essere il principale concorrente dei nuovi iPhone 7, ma ormai tutti sanno quello che è successo il 2 settembre. Samsung ha avviato una campagna di richiamo in seguito alle segnalazioni relative a surriscaldamenti ed esplosioni della batteria integrata nel phablet. Il produttore coreano ha ora pubblicato qualche dato che evidenzia la fedeltà dei clienti. Due sondaggi effettuati negli Stati Uniti disegnano tuttavia un quadro leggermente diverso.
Il programma di sostituzione dei phablet con batteria difettosa varia da paese a paese, ma in tutti i casi prevede la riconsegna della vecchia unità. Un dirigente Samsung ha dichiarato di essere onorato della fedeltà dei clienti nei confronti del Galaxy Note 7, nonostante il grave problema riscontrato alla fine di agosto. Circa il 90% degli utenti ha scelto un nuovo Galaxy Note 7 e oltre il 60% delle unità vendute negli Stati Uniti e in Corea del Sud sono stati sostituiti. In Singapore, dove la campagna di richiamo è iniziata il 17 settembre, la percentuale ha raggiunto l’80%.
Il produttore ha nuovamente invitato il restante 10% degli utenti a spegnere e restituire lo smartphone, che verrà immediatamente sostituito con un analogo modello perfettamente funzionante. Complessivamente dovrebbero essere sostituiti 2,5 milioni di Galaxy Note 7 in 10 paesi. In Italia la vendita riprenderà non prima di fine novembre, come in altri paesi europei.
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In base ad un sondaggio effettuato da Branding Brand su un campione di 1.000 persone, il 34% degli intervistati ha dichiarato che non acquisterà più smartphone Samsung. Il 57% afferma che acquisterà un altro dispositivo Android, mentre il 34% passerà a iOS. Secondo un altro sondaggio, condotto da SurveyMonkey su un campione di 500 utenti, solo il 18% accetterà un Galaxy Note 7 nuovo. Il 35% chiederà il rimborso integrale, il 21% sceglierà un altro modello Samsung e il 26% acquisterà un iPhone.