Quando si parla di sicurezza stradale, un aspetto spesso sottovalutato è quello dei richiami auto. Si tratta di verifiche tecniche che i produttori sono tenuti a effettuare per correggere difetti di fabbricazione che possono compromettere la sicurezza di conducenti e passeggeri. Ignorare un richiamo può avere conseguenze gravi, mettendo a rischio la tua incolumità e quella degli altri.
Cosa sono i richiami auto e perché sono importanti
I richiami auto sono un evento comune nell’industria automobilistica. Anche le auto nuove possono presentare difetti di fabbrica. I produttori sono obbligati per legge a richiamare i veicoli interessati per le riparazioni. Componenti come airbag, cinture di sicurezza, freni e sistemi elettrici sono tra quelli più frequentemente soggetti a richiami.
Anche se molti difetti di fabbrica sono di lieve entità, alcuni possono comportare rischi critici per la sicurezza, rendendo sconsigliabile la guida del veicolo. Un esempio eclatante è il caso degli airbag difettosi prodotti dalla società giapponese Takata nel 2013, che ha coinvolto milioni di veicoli di diverse case automobilistiche.
Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical, afferma che “con la crescente modernità delle auto e l’aumento dei componenti elettrici, i richiami sono sempre più frequenti“. Fortunatamente, molti di questi problemi vengono risolti durante la regolare manutenzione del veicolo. Tuttavia, è fondamentale non trascurare i richiami e assicurarsi che la propria auto sia in regola.
Richiami auto: lo scenario in Italia e in Europa
Secondo uno studio effettuato da carVertical, il 7,3% delle auto controllate in Italia è stato richiamato almeno una volta. Questo dato colloca l’Italia al tredicesimo posto tra i 26 Paesi inclusi nello studio. Circa il 40,4% di queste auto ha risolto i propri difetti, ma la maggior parte rimane sulle strade con problemi non risolti o con uno stato sconosciuto.
I Paesi dell’Europa meridionale hanno i tassi di richiamo più elevati: Portogallo (18,2%) e Grecia (17,6%) registrano la quota più alta di veicoli richiamati, seguiti da Spagna (14,5%), Bulgaria (13,9%) e Germania (11,5%). I tassi di richiamo più bassi sono stati osservati nel Regno Unito e in Belgio (3,1%), così come negli Stati Uniti (3,2%).
Cosa fare quando si acquista un’auto usata?
Quando si acquista un’auto usata, è essenziale verificare se il produttore ha emesso un richiamo per quel veicolo e, in caso affermativo, se il problema è stato risolto. Ignorare i richiami non risolti potrebbe compromettere la sicurezza e portare a problemi meccanici nel tempo.
Dunque, come verificare se un’auto è soggetta a richiami:
sfruttare i database online: utilizzare i database online per tenere traccia della storia dei richiami;
verificare le riparazioni: controllare le riparazioni effettuate;
controllare i produttori e i concessionari autorizzati: assicurarsi che il veicolo sia sicuro;
richiedere un report sullo storico del veicolo: servizi di questo tipo forniscono report completi che aiutano i clienti a prendere decisioni informate quando acquistano un veicolo usato.
Ulteriori consigli utili possono essere:
informarsi e documentarsi: conoscere i rischi e l’importanza dei richiami auto è il primo passo per proteggersi;
verificare la presenza di richiami: controllare sempre se un’auto usata è soggetta a richiami non risolti;
non sottovalutare i segnali: prestare attenzione a eventuali spie o malfunzionamenti che potrebbero essere collegati a un richiamo;
rivolgersi a professionisti: in caso di dubbi, consultare un meccanico o un concessionario autorizzato.