• 21 Marzo 2025 1:56

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Riapre a Roma il Ponte di Ferro, maxi ristrutturazione dopo l’incendio del 2021

Mar 20, 2025

AGI – “È un nuovo ponte, un intervento davvero straordinario per ingegneristiche e tempi di realizzazione. Un ponte nuovo che però si richiama all’antico”. Lo dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri inaugurando dopo quasi venti mesi di lavori la riapertura del Ponte dell’Industria o ‘Ponte di ferro’, all’Ostiense. Costata 18 milioni ed eseguita dall’Anas, è una delle grandi opere del Giubileo i cui lavori sono iniziati a luglio 2023. All’inaugurazione era presente anche il vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. 

 

“Avevamo due alternative, una era restaurare alla meno peggio il ponte bruciato, lasciando una struttura che avrebbe consentito il passaggio solo di alcuni veicoli – dice – e tutti i veicoli sotto gli autobus, quelli più pesanti, non sarebbero potuti passare. Oppure chiuderlo per tutto. Noi abbiamo deciso avendo l’opportunità del Giubileo di realizzare una scelta importante per la città. Un intervento che resta e resta in eredità alla città, ma direi a tutto il paese. Abbiamo deciso di fare una cosa che è difficile ambiziosa, fare un nuovo ponte con un livello di capienza portata molto superiore, 26 tonnellate, per farci passare gli autobus e renderlo più sicuro ma anche con una funzione di trasporto pubblico e quindi di collegamento tra due quadranti della città importantissimi”.

 

 

“Dal punto di vista ingegneristico è un lavoro straordinario – prosegue – si sono utilizzate le tecnologie più avanzate. Tecnologie che si usano per le piattaforme petrolifere sull’oceano per rafforzare e realizzare i nuovi piloni senza avere impatti sul fiume. Ma questo ha richiesta prima di fare un altro ponte, un sottoponte dei servizi e da marzo 2024 si è potuto fare questo intervento. Noi avevamo l’ambizione di fare prima, ma tecnicamente questo ponte è stato fatto in un anno e per un’opera di questa portata è un’opera che ha pochi e uguali”.

 

 

Il ‘Ponte di ferro’, come lo chiamano i romani, è un’opera architettonica del 1862-63. Lungo 130 metri, è sito tra via del Porto Fluviale e via Antonio Pacinotti e si configura quale nodo essenziale dell’asse trasversale di collegamento che, connettendo le aree urbane Portuense e Ostiense, prosegue tagliando in diagonale il territorio urbano per riconnettersi alle principali arterie di penetrazione a Roma e di collegamento al Gra.

 

Devastato da un incendio il 2 ottobre 2021, riaperto in via provvisoria (ma destinato a essere chiuso nel 2026) per consentire il transito veicolare con l’esclusione dei veicoli con carico superiore a 3,5 tonnellate, il ponte è stato chiuso al traffico il 24 luglio 2023 per lavori di riqualificazione che inizialmente dovevano durare 14 mesi fino a settembre 2024 e poi posticipati diverse volte. 

Capolavoro dell’archeologia industriale

Il Ponte dell’industria, il ‘Ponte di ferro’ come lo chiamano i romani, è un’opera architettonica del 1862-63. Lungo 130 metri, con 50mila bulloni a testa tonda che ora non si usano più, è sito tra via del Porto Fluviale e via Antonio Pacinotti e si configura quale nodo essenziale dell’asse trasversale di collegamento che, connettendo le aree urbane Portuense e Ostiense, prosegue tagliando in diagonale il territorio urbano per riconnettersi alle principali arterie di penetrazione a Roma e di collegamento al Gra.

 

Devastato da un incendio il 2 ottobre 2021, riaperto in via provvisoria (ma destinato a essere chiuso nel 2026) per consentire il transito veicolare con l’esclusione dei veicoli con carico superiore a 3,5 tonnellate, il ponte è stato chiuso al traffico il 24 luglio 2023 per lavori di riqualificazione che inizialmente dovevano durare 14 mesi fino a settembre 2024 e poi posticipati diverse volte. Nella prima fase è stata realizzata una passerella provvisoria dove posizionare i sottoservizi presenti sul ponte, in modo da non interrompere mai le forniture di luce, gas e telecomunicazioni agli abitanti della zona. Nelle fasi successive è stato eseguito un intervento di manutenzione straordinaria con lo smontaggio dell’impalcato, il consolidamento delle strutture di sostegno e il restauro delle travi reticolari.

 

Per la rimozione delle arcate in ferro caratteristiche del ponte c’è voluta una gru da 600 tonnellate, quindi un mezzo speciale, per riuscire a rimuovere la vecchia struttura e posizionarla sulle banchine del Tevere. Una volta restaurate, le travi storiche sono state rimontate con un’operazione altrettanto delicata al loro posto con l’allargamento della sede stradale a 8 metri, rispetto ai 5,5 metri precedenti, con conseguente aumento del carico fino a 26 tonnellate il carico ammissibile per il transito dei bus (che prima non transitavano sul ponte mentre ora sarà modificata della linea 780 che proseguirà fino alla metro Piramide e l’attivazione della nuova linea 96). Inoltre sono state realizzate due passerelle, una pedonale e una ciclabile. Il Ponte dell’industria apre ufficialmente oggi al traffico, ma i lavori sulle arcate e sulla pista ciclabile e la passerella finiranno in estate.

 

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