Renzi preferisce andare oltre la parola scissione e rivendica la regia dell’operazione che ha portato Matteo Salvini all’opposizione: Se partiamo dalla parola scissione diamo l’idea di un’operazione di palazzo, c’ anche quella, non facciamo le verginelle. Mandare a casa Matteo Salvini stata un’operazione di Palazzo. Nell’edizione scorsa c’era un grandissimo eroe ed era Matteo Salvini. Poi lui ha scelto deliberatamente, alla fine della sessione estiva del Parlamento, di aprire una crisi non per una infrastruttura bloccata dal no dei 5 Stelle o da un luogo di sofferenze, ma dal Papeete, fra cubiste e mojto. Noi abbiamo alzato le terga e lo abbiamo messo sotto, perch Salvini chiedeva i pieni poteri. Mia moglie una che non ama apparire, una moderata. Ricordo quando Agnese mi ha detto col telefono in mano: “Ma davvero Salvini ha detto che vuole i pieni poteri? I pieni poteri un’espressione che hanno usato Mussolini e Hitler”. Noi eravamo di fronte a un bivio: accettare il diktat del Papeete o in nome dell’interesse del Paese fare un accordo con chi ci stava contro Salvini. Al conduttore Bruno Vespa, poi, Renzi chiede anche un invito alla sfida con il leader della Lega: Mi faccia fare un confronto con lui, che ha tempo libero ora. Ultimamente un po’ scappato.