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Reddito cittadinanza, bozza: a 1,4 mln di famiglie, 27% single | Andrà anche agli stranieri residenti in… – TGCOM

Gen 5, 2019

Il 47% al Nord, Campania prima regione – I nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza si trovano al 47% al Centro Nord e per il restante 53% al Sud e nelle Isole. Per numeri assoluti di nuclei beneficiari le prime sei regioni in classifica sono nell’ordine: Campania, Sicilia, Lazio, Lombardia, Puglia, Piemonte.

Reddito di cittadinanza anche agli stranieri in Italia da almeno 10 anni – Il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto oltre che dai cittadini italiani in condizione di povertà anche dai comunitari e dagli extracomunitari purché abbiano un permesso di lungo soggiorno e siano residenti in via continuativa in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda. Le famiglie composte da soli stranieri che potrebbero accedere al reddito, secondo le tabelle allegate al testo, sono 259mila per una spesa di 1,58 miliardi.

Parte da aprile e dura 18 mesi rinnovabili – Il reddito di cittadinanza, che partirà dal primo aprile, dura 18 mesi e potrà essere rinnovato per ulteriori 18 mesi. Chi ottiene il reddito di cittadinanza dovrà impegnarsi ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue. Nel dettaglio, la prima offerta di lavoro entro i primi sei mesi di fruizione dovrà essere entro i 100 km, la seconda offerta (tra il sesto e dodicesimo mese) entro i 250 km e la terza offerta (dopo il 12esimo mese) l’offerta arriverà da tutta Italia (se beneficiario in nuclei familiari senza minori e senza disabili).

Da marzo stop al reddito di inclusione – Nel secondo ciclo di reddito di cittadinanza (dal 19 al 36 mese), tutti, anche con figli minori devono accettare l’offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale, pena la decadenza del beneficio. Con la decadenza del beneficio, si rimane fuori per 18 mesi, e solo dopo 18 mesi si può riaccedere. Da marzo non sarà più possibile presentare domanda per il Rei, il reddito di inclusione che da aprile “non sarà più riconosciuto”.

Integrazione fino a 500 euro, 780 se si è in affitto – Il beneficio economico del reddito di cittadinanza integrerà il reddito familiare fino a 500 euro al mese (6mila annui) per un single con una scala di equivalenza che può raggiungere al massimo il 2,1 (1.050 euro al mese) a fronte di almeno quattro persone se tutte maggiorenni e almeno cinque se nel nucleo c’è anche un minorenne. L’integrazione cresce fino a 280 euro al mese (per un totale di 780 euro se i redditi sono a zero) se la famiglia è in affitto. Il reddito viene riconosciuto per 18 mesi e può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese.

Prelievo massimo di contanti: 100 euro al mese – Con la carta del reddito di cittadinanza si potranno prelevare contanti per un massimo di 100 euro al mese se si è single aumentati secondo la scala di equivalenza a seconda dei componenti del nucleo familiare (comunque non oltre 210 euro al mese). E’ vietato spendere soldi per gioco d’azzardo, pena la revoca del beneficio. Ai beneficiari sono estese le agevolazioni sulle tariffe elettriche e del gas per le famiglie svantaggiate.

Per chi froda fino a sei anni di carcere – Chiunque nell’ambito della procedura di richiesta del reddito di cittadinanza fornisca “con dolo dati e notizie non corrispondenti al vero, incluso l’occultamento di redditi e patrimoni a fini Isee o di dichiarazioni fiscali, sarà punito con la reclusione da uno a sei anni oltre alla decadenza del beneficio e al recupero di quanto indebitamente percepito, comunque disposti anche in assenza di dolo”.

Da 1 aprile via a quota 100, vale per il triennio 2919-2021 – Dal 1 aprile 2019, in via sperimentale per il triennio 2019-2021, partirà quota 100. Si potrà quindi conseguire il diritto alla pensione anticipata “al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni”.

Per reddito e pensione di cittadinanza spesa di 6,1 miliardi nel 2019 – Per reddito e pensione di cittadinanza nel 2019 saranno necessari 6,11 miliardi di euro. Le risorse calcolate presuppongono che l’avvio del reddito di cittadinanza avvenga il primo aprile prossimo. Nel biennio successivo è prevista una crescita della spesa. Per il 2020 sono stimate risorse per 7,75 miliardi e poco oltre 8 miliardi per il 2021 per un totale nel triennio di quasi 22 miliardi di euro.

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