• 1 Novembre 2024 17:28

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Recensione Symphony, musica, Maestro!

Gen 2, 2019

Symphony è un gioco di tipo eurogame su di un tema che non si vede utilizzato spesso nei giochi da tavolo: la musica sinfonica. Il gioco si divide in due fasi: da due a sei giocatori devono prima comporre una Orchestra posizionando strategicamente i propri strumenti, e poi dovranno dare vita ad una Sonata, utilizzando gli strumenti per conquistare le Note dello spartito e fare punti vittoria con meccanismi di maggioranze.


Il gioco è dotato di due diversi regolamenti: un regolamento introduttivo – spiegato dalla simpatica Primo Violino Melody – che permette di giocare il gioco con le sue regole essenziali per impararne le basi, ed un regolamento completo, che inserisce diverse regole avanzate e numerose varianti, per poter calibrare la difficoltà ed imparare il gioco gradualmente.

Anche se la modalità introduttiva permette di giocare una partita semplificata, il gioco richiede comunque una buona dose di pianificazione delle proprie mosse, per cui è un gioco consigliato a chi ha già qualche dimestichezza con i giochi da tavolo e magari vuole salire di livello con un gioco german di peso medio.


Una volta deciso se utilizzare la modalità Base o Esperti e quali e quante varianti utilizzare si prepara il tabellone dell’Orchestra con i vari segnapunti e lo Spartito quest’ ultimo composto da tre sezioni a scelta fra quattro diverse disponibili nella scatola del prodotto permettendo quindi un setup iniziale diverso di partita in partita.

Mettere insieme l’orchestra

Nella prima fase del gioco, detta fase dell’Orchestra, i giocatori devono porre le proprie carte strumento sui posti liberi dell’orchestra, scegliendo in quale fila ed in quale colonna queste andranno posizionate, sapendo che questa scelta influirà molto nella seconda parte del gioco, al momento della Sonata. Alcuni strumenti infatti guadagnano bonus quando ben posizionati, cioè sistemati in spazi che hanno dei pallini colorati corrispondenti a quelli sul bordo della carta strumento.. si dovrà tenere in considerazione però anche il fatto che gli strumenti presenti nelle prime file suonano prima degli strumenti dietro, e ciascuna colonna suona solo in determinate sezioni dello Spartito. Dove mettere allora lo strumento? Dove renderà di più o dove suonerà prima?

Il gioco inizia già con alcuni strumenti casuali posizionati nelle prime file e – in base alla modalità di gioco scelta – con le carte Direttore d’Orchestra e Primo Violino, disponibili per tutti i giocatori. Dopo aver piazzato uno strumento, il giocatore può prendere il controllo di uno qualsiasi degli strumenti ancora liberi, anche piazzati da altri giocatori. L’interazione al tavolo quindi si sente già in questa fase, con le carte Coro condivise tra i giocatori e carte piazzate ad occupare spazi ideali per strumenti avversari.


Avere degli strumenti ben posizionati non fornisce solo più efficacia allo strumento, sotto forma di dischetti da giocare, ma gli fa guadagnare in genere delle abilità speciali che influenzano la fase successiva: strumenti che suonano prima rispetto al loro ordine naturale, posizionare più Note insieme o concatenate, o sovrascrivere dischetti per conquistarne le Note o proteggere le proprie.

Nella modalità introduttiva, il piazzamento degli strumenti è suggerito direttamente dal manuale. Nella modalità per esperti però è consigliata la variante Draft Strumenti, in cui scegliere uno strumento e passare gli altri al giocatore alla propria sinistra, per poter limitare in parte la casualità della pescata delle carte e rendere il gioco più deterministico.

Finita la composizione dell’orchestra, i giocatori passano alla fase successiva, la Sinfonia.

..e cinque, sei, sette, otto.

Nella fase della Sinfonia, le diverse battute dello Spartito vengono suonate in sezioni una alla volta: i giocatori spostano i dischetti dai propri strumenti della colonna specifica per la sezione corrente, delimitata dalle due bacchette da direttore incluse nella scatola, alle Note dello Sparito per ottenere punti vittoria.


Ci sono strumenti con Iniziativa – che suonano prima degli altri – o strumenti con abilità di Coda – che suonano solo quando tutti gli altri hanno suonato, ma in generale gli strumenti suonano, un dischetto alla volta, da quelli posizionati in prima fila a quelli in ultima fila per poi ricominciare fino a che non ci sono più dischetti. Per guadagnare più punti vittoria degli avversari non è poi così importante suonare tante Note, ma suonarle al momento giusto – l’essenza stessa della musica.

Le regole di piazzamento sono molte e variegate, e dipendono fortemente dalle modalità utilizzate, ma è proprio qui che l’interazione tra i giocatori diventa fortissima. Strumenti che suonano troppo presto ma non permettono di proteggere le Note conquistate potranno accapparrarsi prima di altri le Note migliori, ma strumenti ben piazzati che suonano dopo possono sovrascrivere le Note avversarie e quindi permettere di controllare maggiormente quali punti conquistare.

Punteggi immediati, punteggi intermedi, punteggio finale

Come in molti giochi di questo tipo, il punteggio dei giocatori avversari non è sempre facile da controllare:

  • ogni dischetto piazzato garantisce immediatamente un numero di punti vittoria da 1 a 3 a seconda di quale Voce (la riga dello spartito) è stata suonata – ma solo 1 PV indipendentemente dalla Voce suonata se il dischetto ne sovrascrive un altro;
  • al termine di ogni Foglio dello Spartito c’è una fase di punteggio intermedia, in cui il giocatore con la maggioranza di Note occupate sul Foglio guadagna subito il bonus di punti dedicato, ma in cui tutti i giocatori tengono traccia di quante Note speciali (semibrevi, bemolle, diesis) hanno suonato e di quale giocatore ha la maggioranza nelle sezioni di ciascun colore, per prendere punti vittoria al termine del gioco;
  • infine, al termine della partita c’è una fase di punteggio finale: oltre ai suddetti punti garantiti dai Tracciati di Nota e dai Tracciati di Zona Colorata, ogni giocatore con la maggioranza di Note suonate in ciascuna Voce otterrà un bonus ulteriore.

E questo senza considerare ulteriori varianti come Obiettivi Pubblici e Privati oppure la variante promo Chiavi Musicali – che obbliga a tenere conto anche della Chiave Musicale dello strumento dal quale prelevare il dischetto, fornendo malus se la chiave non è giusta. Una vera e propria insalata di punti che rende la partita tesa fino all’ultimo, ma che rende difficile durante la partita controllarne l’andamento e capire chi realmente è in testa.

Le Variazioni Goldberg


Come in altri titoli di Doppio Gioco Press, Symphony contiene già nella scatola base un elevato numero di varianti o mini-espansioni: dalla possibilità di comporre l’Orchestra durante la Sinfonia e non in una fase separata, alla variante che assegna Premi Variabili alle maggioranze sul Foglio o sulla Voce; dalla variante Pubblico Esigente, che richiede ai giocatori di completare obiettivi Virtuosismo pubblici e privati per avere punti in più, fino alla variante Maestri, che sostituisce il Direttore di Orchestra con uno dei 10 famosi direttori di orchestra contenuti nella scatola, aggiungendo o modificando le regole della partita.

Musica, Maestro!

Il lavoro di ricerca sull’argomento musicale è molto approfondito: alla posizione in cui gli strumenti esprimono il massimo del potenziale – percussioni in fondo, legni in prima fila – fino alle abilità degli strumenti – ottoni che “coprono” le Note altrui, percussioni le cui Note non possono essere coperte – tutto è ispirato alla realtà delle dinamiche di un’orchestra sinfonica. Il gioco quindi trasuda musica, anche se l’esperienza si può rivelare un po’ astratta se giocata senza troppa attenzione al flavour.

Tuttavia, l’attenzione a questi dettagli fa si che vengano usati molti termini tecnici anche nel manuale, rendendone ostica la lettura, tra bonus Concatenamento, Dominanze Cromatiche e Duine o Terzine Cardine. I profani di questo mondo musicale potrebbero farsi spaventare, ma non è necessaria alcuna conoscenza musicale per giocare efficacemente, ed anche qui il Regolamento Introduttivo fa un ottimo lavoro per avvicinare il giocatore alla terminologia delicatamente.

Materiali e componenti


Symphony fornisce una componentistica molto varia e tutti i materiali sono di buona fattura compresi i tabelloni di misura “oversize”: preparato sul tavolo da gioco, ha un impatto decisamente importante.

Il tabellone della prima stampa presenta degli errori di stampa su alcune importanti informazioni sulla preparazione del gioco, ma la scatola contiene già l’adesivo da applicare sul tabellone per correggere l’errore, adesivo che è anche disponibile da stampare dal sito dell’editore.

Anche le carte promo Chiavi Musicali sono facilmente reperibili dal sito della Doppio Gioco Press.

Conclusioni

Symphony è un gioco che richiede diverse partite per poter essere appreso appieno. La parte più interessante del gioco è sicuramente la divisione del gioco nelle due fasi Orchestra e Sinfonia: già nella fase di piazzamento bisogna guardare in avanti e capire quando i propri strumenti suoneranno, cosa faranno i propri avversari e quali poteri si avranno a disposizione, salvo poi adattare la propria tattica in corsa quando un potere che non ci aspettavamo o uno strumento posizionato bene fanno cambiare le nostre previsioni.

Il gioco, nella sua forma completa per esperti, è di sicuro un gioco di media-alta difficoltà, per cui mai come in questo caso appare necessario il consiglio di procedere per gradi, dalla modalità Introduttiva facile e poi inserendo regole per esperti e varianti solo una alla volta. Le prime partite infatti possono essere un po’ confuse, ma il sistema di base si padroneggia relativamente presto.

Il tabellone ed il regolamento propongono diverse modifiche per scalare la difficoltà e la durata al numero di giocatori. Nonostante ciò, è naturale che le partite con pochi giocatori (2 o 3) siano molto scacchistiche e incentrate al prevedere le mosse dell’avversario. Nel momento in cui il numero di giocatori aumenta però risulta sempre più difficile tenere sotto controllo le mosse di tutti gli avversari ed il gioco diventa meno strategico e più tattico.

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