Logitech G613
Finalmente vediamo un grande produttore di periferiche come Logitech, lanciare sul mercato una tastiera meccanica completamente wireless. Questa scelta porta ad alcuni compromessi, tra cui l’assenza di retroilluminazione, ma anche notevoli vantaggi in termini di praticità d’uso e ingombri.
Caratteristiche
Si tratta di una tastiera completa, quindi comprensiva di tastierino numerico più 6 tasti macro personalizzabili e con switch Romer G, che analizzeremo più avanti.
È costruita interamente in plastica, opaca per la parte superiore, lucida per la parte laterale e inferiore, e richiama in tutto e per tutto forme e dimensioni della Logitech G213 Prodigy, tastiera a membrana retroilluminata, presentata qualche mese fa.
Posteriormente troviamo due piedini che ci permettono di regolarne l’inclinazione e il vano batterie, che ospita due batterie stilo AA, già incluse nella confezione.
Lateralmente il pulsante per l’accensione e lo spegnimento, mentre nella parte superiore, oltre ai pulsanti multimediali e a quelli dedicati alla gestione della connessione wireless, un po’ plasticosi, troviamo un poggia polsi integrato, che migliora ulteriormente il comfort durante l’utilizzo.
La forma dei tasti è concava, sono ben spaziati tra di loro e permettono un’ergonomia di scrittura che ci si aspetterebbe da una tastiera di fascia alta. Lettere e simboli sono però indicati da semplici adesivi, una vera e propria caduta di stile per una tastiera top di gamma, che fa storcere il naso e sorgere qualche dubbio sulla loro durata nel lungo periodo.
Purtroppo non è disponibile il Layout italiano anche se il modello da me testato è in Layout Internazionale, molto simile salvo l’assenza del tasto maggiore/minore.
Uso
La connessione avviene tramite Dongle, che sfrutta il know-how maturato con i mouse wireless dell’azienda svizzera, garantendo affidabilità e prontezza.
Utilizzata fianco a fianco con la G910 non si notano differenze nella trasmissione del segnale e tutti gli input vengono immediatamente trasmessi senza alcun lag, sia nell’uso quotidiano, tra scrittura e navigazione sia e soprattutto durante il gaming.
È poi possibile sfruttare la connessione Bluetooth integrata per collegarla ad un altro dispositivo, smartphone, notebook, tablet, e switchare tra PC e secondo dispositivo tramite gli appositi pulsanti.
Gli switch sono i Romer-G, proprietari di Logitech, con caratteristiche fisiche e sonore simili ai più diffusi Cherry Brown, ma con un’attuazione a 1.5 mm anziché 2 mm, che permette di essere il 25% più veloci per ogni battitura e garantiti per 70.000.000 di pressioni.
Purtroppo non sono retroilluminati, scelta quasi obbligata per non andare ad inficiare sull’autonomia, che, da quanto dichiarato dal produttore, dovrebbe essere di 180 giorni. Nel momento in cui scrivo, è in uso da circa un mese e mezzo, tenuta sempre accesa e l’autonomia residua indicata dal software è del 100%
Software
Le funzionalità Macro sono gestibili dal software Logitech Gaming, scaricabile dal sito ufficiale. Oltre a poter personalizzare le funzionalità di ogni singolo tasto macro, è possibile selezionare vari profili d’uso, da selezionare a seconda del programma o gioco con cui li si vuole utilizzare.
Si può poi configurare il tasto “gaming” che di default disabilita alcuni pulsanti quando attivato, come i pulsanti “Windows”, per evitare che una pressione accidentale mentre si gioca possa farci uscire inaspettatamente.
Conclusioni
Si tratta di una tastiera che se da un lato fa entusiasmare, per i Romer G, per essere completamente wireless e per la doppia connettività tramite dongle e Bluetooth, dall’altro lascia un po’ di perplessità, per l’incoerenza nei dettagli e alcuni particolari da prodotto medio di gamma che non lasciano indifferenti.
Per una tastiera da 150 euro ci si poteva aspettare maggiore cura, ma si tratta pur sempre del primo tentativo da parte di un grande produttore di abbandonare i cavi.
Rimanendo in ambito gaming, Logitech offre anche soluzioni wireless per i suoi mouse. Ad esempio questo G900 Caos Spectrum.