Ormai sono diversi giorni che uso il Mate 9 di Huawei, e dopo le prime impressioni e i test, è giunto il momento di dirvi cosa penso di questo smartphone.
Rispolveriamo velocemente le caratteristiche tecniche principali, che prevedono uno schermo da ben 5.9″, una piattaforma Kirin 960, 4 GB di memoria RAM, 64 GB di memoria, doppia fotocamera Leica e una batteria da 4000 mAh, nonché la nuova EMUI 5.0, di chi vi parlerò tra poco.
Esteticamente Huawei prosegue sull’accoppiata di metallo e vetro, con solo le piccole interruzioni in plastica per le antenne. Rispetto al Mate 8 è leggermente più piccolo, è stato fatto un lavoro di ottimizzazione, riducendo qualche margine e il risultato è un prodotto che offre lo stesso schermo da 5.9″ in un ingombro minore.
Mettendolo a confronto con altri altri smartphone grandi, come il Nexus 6P o l’iPhone 7, che oltretutto hanno schermi leggermente più piccoli, il risultato ottenuto dall’azienda cinese è molto convincente. Il design non cambia particolarmente, nel bordo inferiore ritroviamo il connettore, questa volta USB-C, sopra c’è il jack audio e la porta infrarossi, a destra c’è il tasto di accensione e il bilanciere del volume, mentre a sinistra c’è lo sportellino per la doppia scheda SIM o una SIM e una MicroSD. Dietro c’è l’obiettivo della fotocamera e il lettore d’impronte digitali.
Il Kirin 960 è il primo SoC ad ampia diffusione a usare i nuovi core Cortex-A73 di ARM, a 2.4 GHz, abbinati ad altri quattro core a basso consumo Cortex-A53 a 1.8 GHz. Anche il chip Mali G718 è alla sua premiere, e dovrebbe essere quello che sarà adottato nel futuro S8 di Samsung. Questo SoC è affiancato da 4 GB di memoria RAM. Il giudizio sulle prestazioni è molto positivo, lo smartphone è fulmineo in tutte le operazioni che vengono effettuate, e permette di giocare a tutti i giochi moderni. Se volete vedere i risultati dei test, seguite questo link.
Lo schermo da 5.9″ offre veramente tanto spazio, ed è un piacere utilizzarlo. Per alcuni sarà troppo grande, ma se cercate un prodotto con cui giocare, lavorare e guardare video, vi piacerà. La qualità dello schermo non lo pone al vertice della classifica, ma se non stiamo a guardare quello che ci dice la misurazione, non c’è molto di cui lamentarsi. La risoluzione Full HD sembra un po’ bassa in raffronto alla diagonale dello schermo e al prezzo, ma in realtà non vedrete alcun difetto. Le immagini sono nitide, i contorni precisi, va tutto bene. La luminosità raggiunge le 500 cd/m2, quindi potrete usarlo in ambienti ad alta luminosità ambientale senza particolari limitazioni. I colori non sono perfetti, sono un po’ più carichi di quello che dovrebbero essere; tenetelo a mente se avete bisogno di uno schermo preciso, in caso contrario è addirittura probabile che questi colori più vivi vi piaceranno.
L’audio proviene unicamente dalla fessura inferiore di destra, la potenza (volume) è notevole, mentre la qualità è discreta. Sono pochi gli smartphone che sono in grado di sorprendere per la qualità audio, e il Mate 9 non è tra questi, ma non è nemmeno peggiore della stragrande maggioranza degli altri modelli.
Il software del Mate 9 è la novità più grande, e la sorpresa più piacevole. La nuova EMUI 5 mantiene i caratteri distintivi della personalizzazione vista fino ad ora, ma si è riavvicinata ad Android (di base c’è Android 7 Nougat), le applicazioni stesse sono state riviste e alleggerite nel design, il sistema di notifiche è più efficiente, impilando gli avvisi uno sotto l’altro e raggruppando gli avvisi delle stesse App. Il menù delle impostazioni veloci è completissimo, e chi vorrà potrà ripristinare l’App Drawer direttamente dalle impostazioni. Non mancano voci per personalizzare il comportamento dello smartphone nei minimi dettagli, ed è anche comparsa la modalità “App Gemella” – già vista su altri smartphone – che permette di aprire due istanze della stessa applicazione, utile per gestire ad esempio due differenti profili senza ogni volta dover effettuare il login.
I primi giorni di prova abbiamo riscontrato alcuni problemi di stabilità, ma dopo gli ultimi aggiornamenti tutto fila liscio. Non ho particolari problemi da segnalare nelle attività basilari; la ricezione è nella norma, così come la qualità audio della capsula telefonica, nonché Wi-Fi, GPS e Bluetooth, tutto lavora come ci si aspetta.
La fotocamera segue le orme tracciate con il P9, e infatti abbiamo un doppio sensore, uno da 20 megapixel in bianco e nero, e un secondo sensore da 12 megapixel a colori. Il doppio obiettivo serve per catturare più informazioni durante lo scatto, migliorando quindi la definizione e la cattura dei dettagli, soprattutto in condizioni di luminosità scarsa. Il risultato sono ottime foto in condizioni di buona luminosità, mentre la qualità è soddisfacente in condizioni di scarsa luminosità. Se consideriamo gli scatti notturni, non è il migliore, ma se la cava.
La batteria da 4000 mAh fa sperare in un’autonomia stellare, e posso confermarlo. Uso lo smartphone in maniera intensiva, dalle sette di mattina fino a tarda sera, controllando mail, YouTube, registrando video e facendo foto, abbinato a uno smartwatch e ascoltando la musica.
Con questo tipo d’uso intensivo si arriva a sera con mediamente ancora il 30% di carica residua, che permette quindi di estendere l’uso anche a notte fonda, se necessario. Durante il weekend, con un uso meno intensivo, riuscirete a fare due giorni completi senza fatica. Inoltre con la ricarica super-veloce è possibile in 20 minuti ricaricare la batteria fino a circa il 30%, che è sufficiente per arrivare fino a sera con un uso poco intensivo o comunque offre diverse ore di autonomia.
Verdetto
Mate 9 è consigliato a chi è alla ricerca di uno smartphone con cui lavorare (elevata produttività), nonché chi gioca molto o guarda video. Le prestazioni, lo schermo molto grande e l’autonomia sono le tre caratteristiche che incidono maggiormente sull’ergonomia d’uso, e che quindi lo rendono ideale per le attività elencate.
La qualità della fotocamera e dello schermo non lo posizionano al vertice della classifica, e seppur sono ottimi per la maggior parte degli utenti, non lo consiglio a chi, come necessità primaria, ha la fotografia. E ovviamente lasciatelo perdere se volete uno smartphone da far sparire in un taschino, peso e dimensioni non lo permettono.
Infine, ribadisco la novità dell’EMUI 5, che ora è personalizzabile al punto tale da piacere a tutti, sia chi era già innamorato delle versioni precedenti, sia chi le detestava.
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