La storia di Dragon Ball Xenoverse 2 riprende il filone narrativo del primo capitolo con il nostro alter-ego impegnato a fronteggiare le forze del male – rappresentate da due vecchie canaglie del primo Xenoverse – che per compiere i loro loschi piani alterano i flussi temporali in tutti i modi possibili. I giocatori, quindi, sono chiamati a diventare nuovi pattugliatori del tempo per difendere la pace tanto cercata da Son Goku e Vegeta.
La campagna in singolo consente di divertirsi in tutte le celebri ambientazioni di Dragon Ball Z fino ad arrivare a quelle di Dragon Ball Super e alla nuova stagione proposta da Toriyama. Questa modalità è caratterizzata dalle stesse meccaniche del capitolo precedente e in certi versi risulta monotona, nonostante in alcuni archi temporali tenda ad accelerare. Lo scontro finale – quello segreto e alternativo – invece è incredibilmente vivace ed emozionante, anche se bisogna sbloccarlo.
Le pattuglie del tempo sono speciali individui che possiedono abilità uniche e con statistiche che cambiano a seconda della razza scelta; chi sceglie la razza dei Sayan, per esempio, ha abilità d’attacco inimitabili mentre un eroe Namecciano gode di un recupero vigore fuori dal normale. Tutte le compagini hanno statistiche abbastanza equilibrate, infatti per vincere una battaglia è necessario avere una buona conoscenza delle abilità a disposizione e un buon equipaggiamento – vari indumenti che è possibile acquistare o collezionare.
Combattimenti epici e mozzafiato
Il sistema di combattimento di Xenoverse 2 è il fiore all’occhiello del gioco di Bandai Namco, con scontri molto divertenti e che riescono a dare grandi soddisfazioni agli appassionati di Son Goku. La software house non ha cambiato il format del precedente capitolo – d’altronde squadra che vince non si cambia – e ha introdotto pochissime novità, tutte sfruttate in maniera impeccabile.
L’azione procede con una fluidità incredibile – seppur con calo di framerate riscontrato in fase di recensione su Xbox One – e tutti gli appassionati saranno felici di dilettarsi con le numerose combo e gli attacchi ben congegnati dagli sviluppatori.
Gli attacchi supremi, in particolare, sono esaltanti e i comandi di gioco sono abbastanza semplici da apprendere, anche se bisogna possedere una certa dimestichezza con il joypad.
La nota stonata è la gestione della telecamera poiché in alcune situazioni è semplicemente imbarazzante e in grado di compromettere tutto il sistema di combattimento.
Il motore grafico ha ricevuto qualche miglioria, ma durante la nostra prova abbiamo notato alcune mancanze come gli effetti dell’acqua – poco realistici rispetto all’anime. L’unica nota positiva è la cura meticolosa nel creare tutti i personaggi che compongono il roster di questo gioco, di fatto Dimps ha svolto un grandissimo lavoro e tutti gli eroi godono di animazioni gratificanti e mozzafiato.
Il doppiaggio – rigorosamente giapponese, mai in inglese n.d.r. – è sempre il miglior aspetto di tutti i tie-in di prodotti giapponese e scommettiamo che senza tale funzione nessun gioco riuscirà ad esprimere al meglio le sue qualità.
Conton City, missioni secondarie e grandi battaglie
Dragon Ball Xenoverse 2 mette a disposizione, come il primo capitolo, una città hub in cui tutti i giocatori – precisamente 300 giocatori di tutto il mondo – possono svolgere tantissime attività e incarichi. Il primo aspetto positivo di questo hub è certamente l’ambientazione perché riesce a riunire tutti i paesaggi caratteristici del capolavoro di Toriyama come l’Orange Star High School, la Capsule Corp. e l’area di Namek.
In queste aree è possibile intraprendere le missioni secondarie che consentono di sbloccare il finale alternativo e si caratterizzano da attività di vario genere come difendere il Saggio di Namek o soddisfare tutte le richieste di Mr. Satan. Una volta portata a termine un’attività il gioco ci ricompenserà con punti abilità da spendere nel menù contestuale per potenziare il nostro fido alter-ego.
Le quest secondarie permettono di mettersi in gioco nelle cosiddette Expert Mission nella quale il giocatore, accompagnato da altri cinque giocatori provenienti da tutto il mondo, deve sconfiggere un supercattivo con un tasso di difficoltà davvero elevato. Questa idea purtroppo è davvero inedita, ma non è stata ben implementata da Dimps poiché c’è poca collaborazione tra i giocatori.
Conton City inoltre gode di diverse aree social e tutti gli utenti possono creare pazzesche battaglie amichevoli e competitive – una funzione che è rimasta invariata rispetto al precedente capitolo.
Giudizio finale
Dragon Ball Xenoverse 2, viste le problematiche emerse, non ha raggiunto i fasti del glorioso Budokai Tenkaichi 3, tuttavia esso è senz’altro uno dei migliori tie-in di Dragon Ball che riesce a divertire gli appassionati del capolavoro di Akira Toriyama. Xenoverse 2 si presenta inoltre con un sistema di combattimento molto esaltante, comandi di gioco molto semplici da apprendere e con funzionalità molto interessanti che consentono a Dimps di costruire buone basi per il futuro.