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Rai: Verdelli non sarà sostituito, il vertice si prende il piano

Gen 5, 2017

Carlo Verdelli non sar sostituito. La Rai rinuncia ad avere un super direttore dell’Informazione. Il suo vertice si incarica in prima persona di definire, entro la met di febbraio, le linee guida del Piano editoriale da sottoporre successivamente alla commissione di Vigilanza.

Il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto lavora a stretto contatto con i consiglieri di amministrazione. Il punto di partenza sar la distinzione tra informazione di flusso, 24 ore su 24, da veicolare su tutte le piattaforme fisse e mobili, con al centro RaiNews24 pi la struttura per il Web, mentre le testate regionali dovrebbero distribuire servizi sui territori in sinergia con tutte le testate della Rai. A questa informazione di flusso potrebbe lavorare, tra gli altri, Milena Gabbanelli. Il Tg2 non sar trasferito a Milano, ma sempre pi specializzato per pubblici e argomenti (salute ecc). Uno dei compiti principali fissato dal Piano sar la creazione di un canale per l’estero, gi previsto da quello di Verdelli, con il nome di RaiItaly.

Non c’ dubbio che il vertice, e in particolare il direttore generale, sia pi debole dopo le dimissioni di Verdelli, una sua scelta (non certo di Matteo Renzi), come quella di Francesco Merlo, anche lui dimissionario. Con possibili elezioni alle porte, la trattativa sulla legge elettorale, dopo la sentenza della Consulta, e le varie emergenze sociali e internazionali, difficile pensare a un governo e ad una maggioranza che portino l’attuale vertice Rai alle dimissioni, almeno nel breve termine. Il vertice, per, si trova a dover trattare, in una posizione di debolezza, il rinnovo della concessione: la validit di quella attuale stata portata a fine aprile dal decreto Milleproroghe.

La concessione decennale e l’annessa convenzione potrebbero modificare le risorse e quindi i conti della Rai, per esempio rendendo pi rigidi i limiti all’affollamento pubblicitario delle reti pubbliche. Con il canone che si riduce, nel 2017, a novanta euro (100 nel 2016). La Rai valuta di avere a disposizione, quest’anno, circa 170-180 milioni in meno rispetto all’anno passato. E ha cominciato a “tagliare” diversi progetti, dal talent show di RaiDue ad alcune fiction internazionali.

Il fallimento del Piano dell’informazione, a un anno e mezzo dall’insediamento del vertice, rende la Rai meno in grado di resistere ad eventuali tentativi di ridimensionarla o di ridurne l’autonomia finanziaria.

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