Arriver nel pomeriggio la sentenza del Tribunale di Roma su Virigina Raggi a cui sono appese le sue sorti politiche alla guida della Capitale. in corso da met mattinata l’udienza finale del processo che vede imputata la sindaca pentastellata per falso in relazione alla nomina di Renato Marra alla direzione Turismo del Campidoglio. Dinanzi al giudice monocratico a parlare la difesa della Raggi composta dagli avvocati Pier Francesco Bruno, Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori. In Aula, oltre a tanti giornalisti, sono presenti Raggi accompagnata dal marito Andrea Severini anche alcuni consiglieri del Movimento. L’attesa cresce di ora in ora perch la scelta del giudice sar determinante: il codice etico si sempre applicato nel M5S, ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio escludendo che si stia provando a modificare le regole (non c’ nessuna volont di fare alcuna cosa del genere. una questione di coerenza).

Nella nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo, il fratello Raffaele ci ha messo una manina ma la sindaca sapeva. Questa la sintesi dell’impianto accusatorio con cui la Procura di Roma chiede una condanna a 10 mesi per l’esponente di punta dei Cinque Stelle. Ieri la requisitoria del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Francesco Dall’Olio durante la quale hanno ricostruito il rapporto tra la Raggi e il suo ex capo del personale e, a sorpresa, depositato il codice etico degli M5S che era in vigore nel dicembre del 2016. Secondo la Procura, nella comunicazione alla rappresentante dell’Anticorruzione in Campidoglio Maria Rosa Turchi, in merito ai rilievi Anac sulla nomina di Marra senior, Raggi ment perch se avesse detto che quella promozione era stata gestita dal fratello Raffaele, sarebbe incorsa in un’inchiesta e in base al codice etico allora vigente negli M5S, avrebbe dovuto

dimettersi.