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Radio Rai, server in tilt e diffusione notiziari a rischio

Dic 1, 2017

“La Radio pubblica non si sente bene, anzi sta malissimo”, scrive il comitato di redazione – il sindacato dei giornalisti – del giornale radio Rai in un comunicato. L’ultimo episodio, che ieri ha rischiato di far saltare la diffusione dei notiziari della tarda mattinata, è stato un guasto al server della piattaforma di registrazione, montaggio e masterizzazione, rimasto bloccato fino a pochi minuti prima della messa in onda. Anche la programmazione pomeridiana “è stata messa in crisi per il protrarsi delle disfunzioni tecniche”.

Da molto tempo i redattori di Radio Rai denunciano lo “stato di abbandono, già certificato dal calo degli ascolti, in cui i vertici della Rai stanno lasciando la radio del servizio pubblico, priva di aggiornamento tecnologico e di un piano industriale di rilancio.

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“Solo grazie alla professionalità dei tecnici, dei giornalisti e dei programmisti, pronti a fronteggiare l’emergenza in regia, in studio e nelle redazioni – si legge nella nota del CdR – si è scongiurato il danno, in primo luogo ai cittadini che pagano il canone, di una informazione menomata e non all’altezza della qualità, completezza e pluralità di contenuti richieste dal contratto di servizio, proprio in queste ore all’esame del Parlamento”.

Nella strategia dell’azienda, la radio è sempre stata cenerentola. Inutili finora gli appelli “per dotare la radio delle necessarie e improcrastinabili risorse tecnologiche e infrastrutturali che le consentano di continuare ad assolvere ai doveri di servizio pubblico”. E, senza mezzi adeguati, è ovvio che gli ascolti calino. Così, mentre la radiofonia sta vivendo una nuova giovinezza, nei primi sei mesi del 2017 “la radio del servizio pubblico registra una perdita complessiva di 575mila ascoltatori rispetto all’anno precedente, con un calo in particolare di 243mila utenti su Radio 1”.

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Ma cosa è successo ieri? Una fonte interna alla Rai, che preferisce rimanere anonima, ha detto a Tom’s Hardware che i disguidi sembrerebbero dovuti alle eccessive connessioni che il server non riesce a gestire e, per ovviare al problema, i tecnici hanno limitato a 100 il numero delle connessioni simultanee. Un server Netia inadeguato, dunque, che si sta sostituendo con nuovo server con software (SQL) di ultima generazione. Durante l’emergenza, è stato chiesto ai redattori di uscire (chiudendo il programma) dal Netia quando non necessario.

Sembra incredibile che il giornale radio della Rai abbia un’infrastruttura tecnica così fragile, e quanto al calo degli ascolti non c’è di che stupirsi. In molte regioni è impossibile ascoltare programmi e notiziari del servizio pubblico sul sistema DAB Plus perché manca la copertura e la stessa capacità trasmissiva in FM è debole in buona parte del territorio. Insomma, la Rai è di tutto di più, a parte la radio.

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