Due persone, giunte sul posto a bordo di uno scooter, hanno cosparso di liquido infiammabile la porta dell’esercizio commerciale e poi hanno appiccato il fuoco. Le fiamme hanno danneggiato la vetrata di ingresso e le pareti circostanti. Le prime stime hanno indicato che i danni ammontano a circa 3mila euro ma la conta deve ancora essere ultimata e il timore è che il fuoco possa aver raggiunto anche computer e altri supporti informatici.
Nella notte sono intervenuti a Copertino i vigili del fuoco e i carabinieri della Compagnia di Gallipoli, guidati dal tenente Francesco Battaglia, che hanno effettuato i rilievi di rito e raccolto la prima testimonianza dell’imprenditore 27enne. Era stato proprio lui, quattro anni fa, a fare scattare le indagini sulla tentata estorsione ai danni dell’agenzia funebre, veicolata prima tramite una lettera minatoria lasciata nel locale e poi con una serie di telefonate in cui si chiedeva il versamento di 2.500 ero per poter continuare a lavorare in pace.
Il titolare dell’attività, piuttosto che pagare si era rivolto ai carabinieri e insieme a loro aveva organizzato una trappola conclusa con tre arresti. In carcere per tentata estorsione finirono Mirko Pagano, Marco Sederino e Fabio Frisenda, poi condannati a due anni di reclusione. Frisenda il 4 luglio 2014 fu assassinato a colpi di pistola nelle campagne di Copertino. Per quell’omicidio il compaesano Luigi Margari è stato condannato a 18 anni di reclusione e la pena è
stata confermata anche in Appello.Arresti, condanne e omicidi – a quanto pare – non hanno fermato l’azione della criminalità a Copertino, che ha preso di mira nuovamente il proprietario dell’agenzia funebre. I carabinieri hanno acquisito le immagini di diverse telecamere di videosorveglianza installate nella zona, che avrebbero ripreso l’arrivo dei due responsabili sul luogo dell’attentato incendiario.