L’Italia è sempre più un Paese di motociclisti, ma non ancora completamente pronto per accoglierli al meglio. È il dato che emerge nell’ottavo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) con Legambiente, elaborato da Ambiente Italia, che fotografa lo stato di salute dei motocicli nel Bel Paese dando contezza di quanti mezzi a due ruote circolano nelle nostre strade.
I numeri, infatti, parlano chiaro: sempre più italiani passano alla mobilità a due ruote. I motivi che stanno dietro a questa decisione sono i più disparati, passando dalla comodità di movimento a quella di parcheggio. Ma sono anche le città stesse a essere più a dimensione delle motociclette, anche se dal punto di vista della sicurezza tanti dovrebbero essere i passi da fare per non mettere in pericolo la vita di chi decide di mettersi in sella.
Aumenta l’uso dei motocicli
Secondo quanto riferito nell’ottavo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria Ancma, il 2022 è stato l’anno dei record per gli spostamenti con i motocicli in città. I numeri, infatti, hanno evidenziato la crescita nelle città dell’utilizzo delle due ruote a motore. Gli spostamenti con i motocicli nei centri urbani, infatti, passano da 2,6% del 2019 a 4,1% nel 2022, anno in cui hanno circolato in media nei capoluoghi italiani 14,42 motociclette ogni 100 abitanti (erano 13,53 nel 2021,13,38 nel 2015).
L’indagine, presentata a Milano, è frutto di un questionario inviato nel 2022 a 106 Comuni capoluogo di provincia ed elaborati nel corso del 2023, grazie alle risposte di 99 amministrazioni. Un report che permette di fotografare la situazione nelle città del Bel Paese, con le province liguri di Imperia e Savona che spiccano per densità di moto e scooter con circa 30 motocicli ogni 100 abitanti, seguono poi con più di 20 motocicli Pesaro, Rimini, Trieste, Agrigento e La Spezia.
Resta ancora il punto dolente della possibilità per i veicoli a due ruote di accedere alle corsie riservate ai mezzi pubblici, che è ancora limitata, migliora però la disponibilità di parcheggi dedicati. Nel corso del 2022, infatti, sono 10 i comuni che hanno deliberato la realizzazione di nuovi stalli per i veicoli motorizzati a due ruote, che porterebbero a oltre 480 i nuovi posti disponibili. E intanto al Ministero si pensa al cambio del Codice della Strada che farebbe piacere ai 125.
Ma l’utilizzo dei motocicli non è solo confinato ai mezzi di proprietà. Nel 2022, infatti, cresce anche il servizio di sharing, anche se al momento l’Italia è in ritardo rispetto a tanti Paesi europei che danni mettono a disposizione mezzi a due ruote a noleggio.
L’allarme sicurezza
Quel che però è ancora da migliorare è la sicurezza. La nota dolente di questa ricerca, infatti, è proprio il tema sicurezza per i mezzi a due ruote che più delle auto sono esposti a maggiori pericoli in strada. Il miglioramento della sicurezza, tra l’altro, non è considerato ancora una priorità dal 42% dei comuni, a cui si aggiunge un 21% che la indica come priorità bassa.
La tendenza complessiva è tuttavia in leggero miglioramento rispetto al 2021, poiché lo scorso anno solo l’8% dei comuni indicava priorità molto alta, mentre quest’anno il dato è salito al 10%.
E i numeri degli incidenti mortali su due ruote purtroppo sono un campanello d’allarme da non sottovalutare. Nel 2022, ultimi dati a disposizione, su 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia ben 781 sono stati motociclisti. Quasi il 25% delle vittime, una percentuale che deve fare riflettere su quanto di più potrebbe essere fatto per la sicurezza dei motociclisti.