Chi possiede un autoveicolo o una moto in Italia è obbligato a pagare il bollo, la tanto odiata tassa che si versa alla Regione indipendentemente dalla guida del mezzo, ma inerente al possesso dello stesso. In genere il bollo auto si paga entro 30 giorni da quando si compra un nuovo veicolo, o entro il mese successivo all’immatricolazione. Esistono però casi in cui è possibile non versare questa somma.
Esenzioni bollo auto: quando non si paga
Tutti coloro che hanno un handicap certificato e i loro caregiver hanno diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Quali sono le categorie che possono beneficiare della misura:
i coniugi e i genitori del disabile;
i parenti e affini entro il secondo grado di parentela di una persona riconosciuta gravemente disabile;
fino al terzo grado di parentela se chi ha l’handicap ha più di 65 anni o patologie invalidanti.
Le auto che non sono ammesse per l’esenzione sono:
i modelli a benzina con cilindrata superiore ai 2.000 centimetri cubici;
le vetture diesel con cilindrata superiore ai 2.800 centimetri cubici.
Esenzione bollo auto per età
Non esistono solo esenzioni per chi possiede la Legge 104 e/o accompagnatori, ma anche per le auto d’epoca, che hanno più di 30 anni di vita. Non serve inoltrare nessuna domanda, i possessori di questa tipologia di veicoli dovranno versare una somma come tassa circolazione forfettaria che vale un anno. L’importo può andare da un minimo di 11 a un massimo di 30 euro, ridotto del 50% per macchine di interesse collezionistico e storico.
Esenzione bollo auto per modelli green
Tutte le vetture ibride sono esonerate dal pagamento del bollo auto per i primi tre anni dal momento dell’acquisto, lo stesso vale per le auto elettriche, per ben cinque anni in questo caso. Ricordiamo che non si tratta di leggi nazionali, perché il bollo auto è una tassa di interesse regionale, quindi da regione a regione possono variare le regole. Un esempio? Per queste tipologie di auto in Lombardia e in Piemonte l’esenzione è valida per tutto il ciclo di vita del mezzo.
Una volta trascorso il periodo di cinque anni, in alcune regioni i mezzi elettrici pagano il bollo auto in maniera ridotta (rispetto all’importo pagato per lo stesso veicolo benzina). Motocicli e ciclomotori invece, una volta passati 5 anni dalla prima immatricolazione, pagano la tassa per intero. In ogni caso, come abbiamo detto, le regole variano in base al territorio di residenza.
Quando si paga il bollo
Il bollo auto, per le auto già in circolazione, deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa precedente. Qualora l’ultimo giorno del mese entro il quale la tassa deve essere pagata coincidesse con un sabato oppure un giorno festivo, il termine verrà prorogato automaticamente al primo giorno lavorativo successivo, senza che l’automobilista rischi alcuna multa.
Per le vetture di prima immatricolazione invece cambia tutto. Per un’auto appena immatricolata perché nuova o perché registrata per la prima volta in Italia, secondo la legge, è necessario versare la tassa entro la fine del mese in cui è stata targata. Se l’immatricolazione avviene negli ultimi dieci giorni del mese, il termine per il pagamento viene automaticamente spostato alla fine del mese successivo.