l’indagine del sole e la pandemia
È la domanda che ha guidato la struttura della ricerca quest’anno: aggiornati al 2020 sessanta indicatori su 90: 25 misurano l’impatto del virus su economia e società
di Marco Mariani

È la domanda che ha guidato la struttura della ricerca quest’anno: aggiornati al 2020 sessanta indicatori su 90: 25 misurano l’impatto del virus su economia e società
14 dicembre 2020
2′ di lettura
Nell’Italia della pandemia ha ancora senso parlare di qualità della vita? L’indagine che Il Sole 24 Ore presenta oggi è partita quest’anno non dai numeri, ma da un interrogativo.
Dall’ultima settimana di febbraio gli italiani sono stati quotidianamente investiti da un calvario di informazioni su contagi, decessi, affetti spezzati, relazioni sociali sospese, mobilità inceppata, attività economiche a rischio, posti di lavoro bruciati. Tra lockdown e quarantene, potrà mai essere, questa, qualità della vita?
I contraccolpi dell’emergenza sono stati per tutti pesanti, per molti tragici e irreversibili. E, purtroppo, non sono ancora finiti.
L’esperienza del Covid-19
Allo stesso tempo, l’esperienza del Covid-19 ha rappresentato – e rappresenta tuttora – una prova di resistenza e un atto di fiducia verso il futuro. A tutti i livelli, collettivi e individuali. Anche questa tensione parla di qualità della vita, non solo la furia del virus, che di qualità ne ha sottratta tanta sia al vivere in comunità sia alle esistenze individuali. Un anno di continui passi indietro, ma sempre con la volontà di ricominciare ad andare avanti.
È per questo motivo che la domanda con cui si è confrontata all’inizio questa indagine 2020 ha meritato una risposta positiva: sì, ha ancora senso parlare di qualità della vita.