• 9 Gennaio 2025 23:49

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Quali sono le migliori auto elettriche per l’ambiente: i modelli dichiarati dagli esperti

Gen 9, 2025

L’industria dell’Automotive 2.0 è impregnata di proclami sull’ambiente ma non tutti i modelli hanno la stessa impronta di carbonio. La loro debole diffusione, oltre ai cronici problemi relativi a prezzi molto elevati e alla rete infrastrutturale di ricarica ancora non all’altezza, è dovuto a seri dubbi sull’autonomia e al ciclo di vita delle batterie. La produzione di grandi pacchi batteria e l’inevitabile smaltimento rappresentano altri due punti salienti di una questione che merita di essere affrontata con grande attenzione.

Sul sito Comparethemarket.com degli esperti di comparazione energetica hanno messo sotto la lente di ingrandimento ben 25 diversi mezzi a zero emissioni per giudicare quali siano probabilmente i migliori, sul piano dell’efficienza, per il pianeta, indicizzando 4 differenti indicatori: punteggio di sostenibilità del Green New Car Assessment Program (Green NCAP), efficienza energetica dichiarata, dimensioni della batteria e tipo di batteria.

La classifica dei veicoli elettrici più ecologici al mondo

Persino alle nostre latitudini stiamo cambiando approccio alla guida. Un tempo le macchine erano uno status symbol e dovevano far rumore ed essere accattivanti. Il trend attuale è quello di risultare più smart e green possibili e dalla graduatoria portata avanti dagli specialisti sopracitati è emerso che la migliore EV sarebbe la BYD Dolphin con un punteggio di 8.23/10. La Dolphin è equipaggiata con motore elettrico a magneti permanenti da 204 CV e 290 Nm di coppia, posizionato sull’asse anteriore, in grado di garantire performance brillanti. La vettura cinese scatta da 0 a 100 km/h in soli 7 secondi, mentre la velocità massima tocca i 160 km/h. La berlina elettrica ha registrato il punteggio più alto nell’indice Green EV grazie a una combinazione di fattori.

Con il 98% nell’indice Green NCAP, che valuta le emissioni di gas serra durante il ciclo di vita e l’efficienza del gruppo propulsore, l’auto del colosso asiatico ha una efficienza energetica pari a 15,2 kWh/100 km nel ciclo combinato WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure), con una batteria di piccole dimensioni da 46 kWh che utilizza la chimica litio-ferro-fosfato (LFP) più sostenibile, priva di cobalto e nichel.

Posto d’onore per la Tesla Model 3

La berlina full electric americana ha ricevuto un punteggio di 7,60/10. Nella versione base a trazione posteriore (RWD) è risultata la seconda auto elettrica più ecologica nella graduatoria. Esattamente come la competitor cinese la Tesla ha ricevuto un punteggio medio del 98% nel Green NCAP per la sostenibilità ambientale, tuttavia il consumo energetico dichiarato della Model 3 di 13,2 kWh/100 km è stato il più basso tra tutti i 25 veicoli elettrici studiati dagli esperti.

Il terzo gradino del podio è occupato dalla Dacia Spring che ha ottenuto un risultato di 7,29/10. Si tratta di un’auto full electric, estremamente, conveniente sul piano economico. Green NCAP gli ha attribuito un punteggio di sostenibilità del 99% con una bassa efficienza energetica dichiarata di 14,1 kWh/100 km. Il segreto sta nel piccolo pacco batterie entry-level da 26 kWh (lordi), che richiede meno materie prime per essere realizzato ed è a ioni di litio. Dalla quarta alla decima posizione della graduatoria troviamo: la BYD Atto 3 (6,88), la GWM Ora 03 (6.77), la Hyundai Ioniq (6.04), la Renault Megane E-Tech (5,00), la MG 4 (5,00), la Smart #3 (5,00) e la Skoda Enyaq (4.27) . Tutte le vetture in top 10 hanno raggiunto dei punteggi strabilianti (nessuna sotto il 95% nell’indice Green NCAP).

Da quanto è emerso nello studio tutte le auto elettriche hanno un impatto sull’ambiente migliore dei veicoli con motori termici. I dati e i punteggi di valutazione di Green NCAP pari a oltre il 95%, rispetto al 55% o meno dei modelli a benzina, non lasciano dubbi. Le EV, grazie a propulsori più efficienti, riescono a sfruttare al meglio l’energia delle batterie, alimentando i sistemi elettronici, oltre alle ruote. Le batterie del futuro saranno sempre più piccole, con meno risorse per produrle, mentre la tipologia di batteria al litio-ferro-fosfato (LFP) ha dimostrato di essere per ora più sostenibile poiché non utilizza materiali controversi come cobalto e nichel.

Oltre alle vetture nelle prime 10 posizioni della classifica, vi sono anche altri brand che meritano di essere citati. Volvo e Polestar hanno dimostrato di emettere basse emissioni di carbonio per i loro modelli full electric, ma non sono state indicizzate poiché nessuno dei due marchi è coperto da Green NCAP. La diffusione delle vetture alla spina risulterà la chiave per ambienti più puliti e silenziosi, anche per mezzo della decisione europea che ha imposto una dead line. Dal 2035, infatti, nel Vecchio Continente non verranno più vendute automobili con motori a combustione interna.

Il commento della responsabile del settore energetico

Su Compare the Market la specialista Meredith O’Brien ha assicurato che scegliere una EV è una mossa importante e decisiva per l’impatto ambientale degli automobilisti. “La ricerca dimostra che le auto elettriche sono migliori per l’ambiente durante l’intero ciclo di vita del veicolo, nonostante un’impronta di carbonio iniziale più elevata in fabbrica“, ha dichiarato la signora O’Brien.

“Nel 2023, quasi il 40% della produzione di energia elettrica in Australia proveniva da fonti rinnovabili e si prevede che questa cifra aumenterà – ha annunciato l’esperta – Quindi, anche se non si ha accesso a sistemi di accumulo di energia solare e batterie sui tetti di casa o del lavoro, i veicoli elettrici sono comunque più ecologici rispetto all’immissione di combustibili fossili in un veicolo a benzina o diesel. I proprietari possono anche (a pagamento) aggiungere energia verde a un piano elettrico per contribuire a ridurre ulteriormente le emissioni nel corso del ciclo di vita, compensando la ricarica e altri consumi energetici domestici con la generazione di elettricità rinnovabile immessa nella rete”.

L’industria 2.0 europea dell’Automotive sta andando in crisi anche a causa di una mentalità dura a morire. Coloro che sono cresciuti a pane e odore di benzina non sono disposti a cambiare le proprie abitudini. I giovani, invece, non hanno le possibilità economiche per investire nell’acquisto di un’auto elettrica. Inoltre, la nostra disposizione di case e condomini non è paragonabile a quella di realtà come Australia, Stati Uniti o Cina. “I veicoli elettrici sono generalmente più economici da ricaricare a casa rispetto al rifornimento di un veicolo a benzina o diesel, ma non tutti i rivenditori di energia elettrica stabiliscono gli stessi prezzi, quindi vale la pena confrontare i piani offerti per assicurarsi di non pagare più del necessario”, ha concluso Meredith O’Brien.

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