Qualcomm Technologies ha annunciato, per la sua linea di prodotti mobile e di networking, l’introduzione del protocollo Wi-Fi di sicurezza WPA3. A distanza di quasi 14 anni dalla certificazione del WPA2 ecco finalmente l’attesa cifratura dati individuale di ogni singola comunicazione tra dispositivi. Un elemento mancante fino a oggi, che ha reso le reti Wi-Fi aperte piuttosto vulnerabili.
Anche per gli attacchi brute force sarà più complicato, poiché WP3 è in grado di bloccare il potenziale utente malintenzionato che supera una certa soglia di tentativi. Utile anche la possibilità di utilizzare dispositivi dotati di Wi-Fi come pannello di configurazione per altri dispositivi Wi-Fi nelle vicinanze.
Ad esempio, un utente sarà in grado di usare smartphone o tablet per configurare le opzioni Wi-Fi WPA3 di un altro dispositivo che non dispone di un’interfaccia adeguata, come ad esempio piccoli dispositivi IoT (serrature intelligenti, lampadine smart, etc.). Non meno importante il fatto che WPA3 impiega un nuovo protocollo di cifratura a 192 bit in linea con le indicazioni del CNSS (Committee on National Security Systems).
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Qualcomm Technologies ha confermato il WP3 per la sua recente linea client 2×2 802.11ax: quindi di fatto WCN3998 e IPQ807x AP. Mentre sul fronte mobile il WP3 sarà introdotto a partire da questa estate sugli Snapdragon 845 e tutti i prodotti di rete infrastrutturali.
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Ad ogni modo dopo questo aggiornamento, i singoli produttori che integrano l’hardware Qualcomm dovranno poi procedere nell’implementazione delle singole patch.