Un uomo in Colorado ha trovato un modo ingegnoso per evitare di pagare per la ricarica delle sue sette Tesla. La sua strategia si basa sull’utilizzo delle colonnine di ricarica pubbliche gratuite, spesso situate nei parcheggi di palestre e centri commerciali, trasformando le sue sessioni di allenamento in un’opportunità per “rifornire” le sue auto a costo zero. Ma come funziona?
Routine di ricarica gratuita
Questo appassionato di Tesla si reca in palestra sei giorni su sette. Durante ogni sessione di allenamento, la sua auto guadagna circa il 12% di carica. Accumulando queste ricariche “free” nel corso della settimana, riesce a coprire il 72% del suo fabbisogno energetico settimanale. In un’intervista, l’uomo ha rivelato di utilizzare lo stesso punto di ricarica da quattro anni, continuando a sfruttare questa opportunità nonostante ora abiti più lontano dalla palestra.
Per ricaricare un’auto elettrica a potenze maggiori, è necessario un sistema di ricarica rapido in corrente continua (DC) con attacchi specifici come CCS (Combined Charging System), CHAdeMO o Tesla Supercharger. Queste stazioni di ricarica Fast ed Ultra erogano potenze elevate, generalmente tra 50 kW e 350 kW, e sono disponibili presso le aree di servizio autostradali, in altri punti e in alcune stazioni di rifornimento urbane. La potenza di ricarica in DC e il relativo tempo di ricarica dipendono dalle condizioni della batteria e dalle temperature, con sensori che monitorano le temperature della batteria, dell’inverter e dei cavi. Temperature più elevate possono rallentare la velocità di ricarica per garantire la sicurezza del sistema.
Il trucco dell’asciugamano bagnato e i rischi associati
Un trucco diffuso negli Stati Uniti suggerisce di posizionare un asciugamano bagnato sulle impugnature dei cavi dei Supercharger Tesla per aumentare la velocità di ricarica, facendo salire la potenza erogata da 60 kW a oltre 100 kW. Le elevate correnti di carica riscaldano il connettore e il cavo. A quel punto il sistema riduce la potenza (e quindi l’ulteriore riscaldamento) per proteggere i componenti. L’asciugamano bagnato è pensato per aggirare questo problema. Tuttavia, questa pratica è pericolosa. Tesla ha dichiarato ufficialmente che l’asciugamano umido non migliora la velocità di ricarica e può interferire con i monitor della temperatura, aumentando il rischio di surriscaldamento o danni. La gestione termica è cruciale durante la ricarica rapida, e l’uso di un panno bagnato può ingannare i sensori, causando potenziali rischi.
Il caricabatterie avvolto in un asciugamano può creare un “rischio di surriscaldamento o danni”, secondo l’azienda. Però, bisogna sottolineare che i Supercharger e le prese di ricarica delle auto sono tutti progettati per resistere alla pioggia. Questo perché deve essere possibile poter ricaricare a prescindere dalle condizioni meteo. “Posizionare un panno bagnato sulle maniglie dei cavi del Supercharger non aumenta la velocità di ricarica e interferisce con i monitor della temperatura, creando il rischio di surriscaldamento e danni”, ha affermato Tesla su X.
Incidenti stradali e Tesla
Uno studio recente ha rivelato che i proprietari di Tesla sono coinvolti in un numero significativo di incidenti stradali, con una media di 36,94 episodi per mille conducenti nel 2024. Questo dato supera quello del 2023 e pone le Tesla al primo posto nella classifica degli incidenti.