CRISI DI GOVERNO
Il padre nobile dei dem: bisogna gettare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata. Calenda: maggioranza a favore del governo con M5S quasi unanime, attenderò gli eventi. Renzi: nel governo istituzionale non entro
di Alessia Tripodi
18 agosto 2019
1′ di lettura
Una coalizione di governo “Ursula” formata dalle forze politiche che a Strasburgo hanno eletto la nuova presidente della Commissione von der Leyen. È la proposta lanciata dall’ex premier Romano Prodi dalle pagine del Messaggero, che dà il suo ok a un accordo di legislatura tra M5S e Pd. In vista delle comunicazioni di Giuseppe Conte al Senato previste per martedì, secondo Prodi «bisogna partire dalle ragioni che hanno portato al declino del governo attuale e preparare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata, sottoscritto in modo preciso da tutti i componenti della coalizione». «È un compito difficilissimo – avverte – ma non impossibile. È stato messo in atto in Germania».
LEGGI ANCHE / Conte in aula martedì: cosa può accadere
«Dopo la presa di posizione di Prodi e il “defilamento” di Gentiloni direi che oramai la maggioranza a favore del Governo con i 5S è prossima all’unanimità» commenta su Twitter Carlo Calenda, che già ieri aveva avvertito: «Se i dem dialogano con i Cinquestelle, fondo un nuovo partito». E oggi il suo tweet si conclude con tono quasi rassegnato:« Le ragioni della mia contrarietà le ho esposte. Continuare la battaglia non ha più senso. Attenderò gli eventi».
Anche Matteo Renzi affida ai social i chiarimenti sulla sua posizione rispetto a una crisi di governo sempre più ingarbugliata. «Salvini dice: farò di tutto pur di non far tornare Renzi al Governo. Tranquillo omonimo, io nel Governo Istituzionale non entro», twitta l’ex premier dem. E poi, rivolto al ministro dell’Interno, chiede: « Tu invece quando ti dimetti #CapitanFracassa?».