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Prima della Scala, il gran giorno della Tosca. Ovazione per Mattarella e applausi all’arrivo di Liliana Segre

Dic 7, 2019

E’ il giorno della Prima alla Scala di Milano. E’ il giorno della Tosca. E, come lo scorso anno, l’ovazione prima che il maestro Riccardo Chailly desse il via con l’Inno di Mameli, è stata tutta per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel palco reale con sua figlia, con la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il sindaco Beppe Sala con la compagna Chiara Bazoli, il ministro Dario Franceschini e gli altri ospiti d’onore. Poco dopo le 18 le luci nella sala del teatro si sono spente per la rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini. La senatrice a vita Liliana Segre è arrivata al Teatro alla Scala accompagnata dalla sua scorta ed è stata accolta da applausi: “brava, grande!” le hanno urlato alcuni passanti.

“E’ una grande festa per la cultura italiana. Il giorno più importante”. Così il regista Davide Livermore, commenta la Prima della Scala, durante la prima pausa dell’opera Tosca. “Musicalmente fantastica e anche la regia è travolgente”, il commento di Dominique Meyer, che assumerà la carica di sovrintendente da metà mese. Il presidente della Repubblica, nel corso del secondo intervallo, ha incontrato lo staff e le maestranze del Piermarini. L’incontro è stato privato e precluso alla stampa, ma da quanto si è saputo il presidente avrebbe detto: “Non saprei da dove cominciare per fare i complimenti, mi è piaciuto tutto”. Prima Mattarella ha incontrato gli artisti, il maestro Riccardo Chailly e il regista Davide Livermore a cui ha fatto i complimenti “per una messa in scena straordinaria, capace di innovare rispettando la partitura”.

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Mentre fuori dal teatro le forze dell’ordine sono state schierate per garantire la sicurezza della serata e la piazza è stata transennata, all’interno il sovrintendente Alexander Pereira – che dal 16 dicembre andrà a guidare il Maggio fiorentino – ha accolto il presidente Mattarella, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, il prefetto Renato Saccone, la vicepresidente della Corte costituzionale Marta Cartabia. Fra i primi ospiti ad arrivare Patti Smith, accompagnata da sua figlia, e la presidente del Senato.

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In platea i senatori a vita Liliana Segre e Mario Monti, i cantanti Marracash e Elodie, Carla Fracci. “La cultura aiuta, in tutto. E’ come dice Primo Levi ‘conoscere e’ necessario in assoluto'”, ha commentato Liliana Segre. Lei, un’abbonata di ferro viene spesso all’opera fin da quando aveva sedici anni. “Sono abbonata da 30 anni, sono sempre alla Scala, mi manca di venire qui a fare le pulizie” scherza. Quanto all’opera che va scena questa sera, la Tosca “mi piace per la passione, non ho avuto sempre 90 anni, eh, ho avuto anche io una passione”. I due senatori a vita, Mario Monti e Liliana Segre, hanno salutato il presidente Mattarella nel palco reale durante il primo intervallo della Tosca. “Mattarella mi ha detto che ci vedremo molto presto – ha detto la senatrice all’uscita dall’incontro -. La Tosca non mi delude mai, la Scala non mi delude mai”, ha poi aggiunto parlando dell’opera. Al palco reale per un saluto al presidente sono passati anche il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, Carla Fracci, lo stilista Domenico Dolce.

Patti Smith, entrando a teatro, ha commentato rispondendo alle domande dei cronisti con un endorsement alle Sardine. “Le persone hanno il potere specialmente in Italia. Le Sardine hanno il potere”, ha detto. E parlando della Tosca ha aggiunto: “Tosca è una donna straordinaria, tutta cuore, il suo personaggio mi affascina molto”. Arrivati anche il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola con la moglie Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino e consigliera Uefa, il rettore della Bocconi Gianmario Verona, il giornalista Bruno Vespa e l’attrice Vittoria Puccini che indossava un abito di velluto di seta blu a vestaglia. Presente anche Diana Bracco, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico, Lella Curiel con la figlia,il manager Arturo Artom e la moglie, con un abito verde di Lella Curiel, che richiama i colori la natura. Presente anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, Domenico Dolce e Stefano Gabbana e la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi in un abito doppiopetto di velluto nero e capelli raccolti. Tra le mise dominano il nero, pellicce, piume, fiori e paillettes.

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Ma la Prima non sarà solo al teatro. Gli appassionati di opera e i curiosi potranno seguire la Tosca diretta dal maestro Riccardo Chailly anche in aeroporto, in piazza, al cinema e in carcere grazie alla “Prima diffusa”, l’iniziativa promossa dal Comune di Milano e Edison assieme al Teatro alla Scala. Tosca sarà trasmessa in diretta in 36 luoghi della città (oltre al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa e al Mumac – Museo della macchina per caffè), a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. In tutta Italia, comunque, l’opera potrà essere seguita in diretta anche via radio e in tv. La rotonda del carcere di San Vittore ha accolto con un applauso fragoroso l’inno di Mameli: questa sera hanno partecipato all’appuntamento (uno dei 38 della Prima diffusa) oltre a una delegazione composta da una cinquantina di detenuti, anche diversi esponenti del mondo politico, della magistratura e dell’avvocatura. Dal viceministro dell’interno Matteo Mauri, al senatore Franco Mirabelli all’ex ministro ai beni culturali Alberto Bonisoli (per la seconda volta a San Vittore), ma anche l’ex primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, i magistrati milanesi Alberto Nobili, Giovanna Ichino e Ilio Mannucci Pacini. Due detenuti hanno introdotto la Tosca al pubblico. “Quest’opera insegna che bisogna pensare di più quando si fanno delle scelte – sono state le parole di una detenuta – e vanno sempre fatte pensando all’amore”. E ancora, ha sottolineato un altro giovane: “Il personaggio di Scarpia insegna che il potere non è solo un privilegio ma una responsabilità e, come tale, va usato correttamente senza abusarne. Anche io ho scelto la droga, che mi ha portato solo conseguenze negative fino a quando non sono arrivato qui”. E infine: “Che cosa direi a Scarpia? Gli consiglierei di non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te”.

IN CITTÀ – Chi vive a Milano potrà mettere il naso nel foyer del Piermarini a due passi da piazza della Scala: nell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II è stato allestito un maxi schermo che trasmetterà l’opera. Sarà trasmessa anche al Conservatorio Giuseppe Verdi, alla Casa degli Artisti, nel passante ferroviario di Porta Vittoria e a Palazzo Pirelli. Tra i teatri che trasmetteranno la Prima rientrano il Teatro Dal Verme, il Pacta Dei Teatri, il Teatro della Cooperativa, il Cine Teatro Delfino, lo Spazio Teatro 89 e il Teatro Edi Barriòs. La storia di Tosca e Cavaradossi arriverà anche alla casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, alla casa Emergency, all’Istituto penale per i minorenni Cesare Beccaria e all’interno dell’Ospedale Niguarda Cà Granda. Chi deve prendere un volo ma non vuole perdere neanche un’aria di Puccini potrà vedere l’opera anche al terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. L’opera di Puccini verrà trasmessa anche al Mudec, al Museo delle Culture, al Museo dei Bambini, al MuBa, al Mic, al Museo Interattivo del Cinema e al Mumac, al Museo Macchine Caffè. Al Wow Spazio Fumetto saranno inoltre esposte tre tavole originali, realizzate appositamente in occasione della Prima, da tre protagonisti del fumetto come Milo Manara, Simone Bianchi e Fabio Celoni. Anche quest’anno, in tutta Italia, la prima potrà essere vista in tv tramite la diretta di Rai1, che arricchirà la serata con interviste e approfondimenti. Chi viaggia o preferisce restare comodamente sul divano con le cuffie, potrà ascoltare l’opera in diretta via radio sulle frequenze di Rai Radio 3. Su RaiPlayRadio, inoltre, saranno disponibili podcast e tramissioni ad hoc.

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