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Prezzo benzina alle stelle: grande flop dei cartelloni

Ago 8, 2023

Un vero e proprio salasso, i prezzi del carburante alla pompa arrivano nuovamente alle stelle, svuotando le tasche degli automobilisti italiani. La situazione è ingestibile, siamo tutti ormai stremati da questi rincari senza sosta, che continuano ormai da oltre un anno e mezzo.

Il flop dei cartelloni al benzinaio

Come sappiamo, a partire dal primo agosto è scattato l’obbligo per tutti i benzinai di esposizione dei cartelloni che riportano i prezzi medi del carburante all’esterno delle stazioni di servizio. Un tentativo del Governo di rendere la comunicazione ai consumatori più trasparente, per evitare le speculazioni, a cui abbiamo assistito in questi anni.

Nonostante l’impegno dell’Esecutivo e la buona volontà, pare purtroppo che la nuova regola si stia rivelando un vero e proprio flop. Nessuna influenza positiva a livello di listini. Prima dell’imposizione ai distributori di benzina, le perplessità degli esperti erano molte, insieme a quelle delle organizzazioni di categoria e delle associazioni di consumatori. Stessi dubbi che oggi sembrano quindi trovare conferma in ciò che accade nel nostro Paese.

Secondo il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, si tratta di “un flop”, non possiamo definirlo altrimenti, “se l’esposizione dei prezzi medi presso i distributori doveva servire a ridurre i prezzi o quanto meno a mitigarne l’aumento, allora è stato un fallimento”.

Che cosa ne pensa invece Assoutenti, sempre in prima linea: “I cartelloni con i prezzi medi da soli non sono sufficienti: il Governo farebbe bene a intervenire sulla formazione dei prezzi dall’estrazione alla vendita presso i distributori, garantendo ai consumatori trasparenza su cosa succede nei vari passaggi della filiera, in modo da evidenziare chi attua manovre speculative e chi si arricchisce sulle spalle degli automobilisti”.

Rincari a non finire

I consumatori sono sfiniti e accusano nuovamente il colpo dei nuovi rincari al distributore di carburante, non solo sulle autostrade. Ce lo confermano anche le consuete rilevazioni di Staffetta Quotidiana. Il fine settimana appena trascorso è stato caratterizzato da nuovi rialzi dei prezzi alla pompa, le quotazioni sul mercato del Mediterraneo hanno registrato venerdì in chiusura una frenata sulla benzina e un nuovo aumento sul diesel.

Ieri mattina (lunedì 7 agosto) Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio e Tamoil di un centesimo al litro su benzina e gasolio.

Quelle che vedete di seguito sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati da Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di domenica 6 agosto su circa 18.000 impianti:

benzina self service a 1,933 euro/litro (+4 millesimi, compagnie 1,940, pompe bianche 1,918);
diesel self service a 1,813 euro/litro (+18, compagnie 1,819, pompe bianche 1,797);
benzina in modalità servito a 2,066 euro/litro (+5, compagnie 2,110, pompe bianche 1,978);
diesel modalità servito a 1,946 euro/litro (+18, compagnie 1,990, pompe bianche 1,858);
GPL servito a 0,702 euro/litro (+1, compagnie 0,712, pompe bianche 0,689);
metano servito a 1,401 euro/kg (-4, compagnie 1,411, pompe bianche 1,391);
Gnl 1,223 euro/kg (-10, compagnie 1,232 euro/kg, pompe bianche 1,218 euro/kg).

Questi sono i prezzi che vengono praticati sulle autostrade:

benzina self service a 2,001 euro/litro;
benzina in modalità servito a 2,256 euro/litro;
gasolio self service a 1,889 euro/litro;
gasolio in modalità servito a 2,151 euro/litro;
GPL a 0,839 euro/litro;
metano a 1,531 euro/kg;
Gnl a 1,306 euro/kg.

Anche analizzando i prezzi odierni, non sembra proprio avere alcun effetto positivo il nuovo obbligo di esposizione dei prezzi medi di zona. L’iniziativa aveva uno scopo ben preciso, doveva serive almeno mitigare gli aumenti, ma per ora si rivela un vero fallimento.

C’è da dire che nel corso dell’ultimo mese il petrolio è salito di circa il 10%, anche se negli ultimi giorni le quotazioni sono scese leggermente. Se facciamo un paragone rispetto a un mese fa, balza subito all’occhio (e al portafoglio) che la benzina costa 10 centesimi in più al litro. E questo si traduce in quasi 6 euro in più per il pieno di una vettura di media cilindrata. Come già annunciato da giorni, il Governo italiano non ha intenzione di introdurre alcuna nuova agevolazione fiscale, come il “vecchio” taglio delle accise, che ci ha “salvati” durante tutto il 2022, riducendo di circa 30 centesimi al litro i prezzi della benzina.

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