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Pranzo del Ringraziamento meno amaro per i consumatori americani

Nov 20, 2023

AGI – Sarà un giorno del Ringraziamento meno amaro per i consumatori americani: il classico banchetto per 10 persone costerà secondo gli ultimi calcoli della American Farm Bureau Federation, 61,17 dollari, circa 6,12 dollari per ospite, il 4,5% in meno rispetto allo scorso anno.

A causa dell’impennata dei prezzi, nel 2022 il costo fu invece di 64,05 dollari. Il calo è attribuibile soprattutto alla diminuzione del prezzo del prodotto di base più importante di tutti e che campeggia sulle tavole degli americani: il tacchino. Per acquistare ad esempio un esemplare congelato da 16 libbre che rappresenta ben il 45% del costo totale del pasto del Ringraziamento, si pagheranno 27,35 dollari, il 5,6% in meno rispetto al 2022.

Altri prodotti classici che costeranno un po’ meno quest’anno sono la panna da montare (-22,8%), i mirtilli rossi (-18,3%), il ripieno a cubetti (-2,8%) e i piselli surgelati (-1,1%). Costeranno invece di più l’impasto per la torta di zucca (+3,8%), gli involtini (+2,9%) e le patate dolci (+0,3%). Ci sono ovviamente dei distinguo: gli abitanti del Nord-Est pagheranno di più per il pasto del Ringraziamento (64,38 dollari in media), mentre gli abitanti del Midwest spenderanno di meno (58,66 dollari).

Secondo Veronica Nigh, economista senior della Federazione, “i prezzi del tacchino sono scesi grazie alla forte riduzione dei casi di influenza aviaria, che ha permesso di aumentare la produzione in tempo per le festività”. Nonostante il calo dei prezzi di quest’anno, un pasto del Ringraziamento per 10 persone è comunque più caro rispetto al passato, se si pensa che costerà il 25% in più rispetto a quanto costava prima dell’attuale ondata di inflazione nel 2019. Quell’anno, un classico pasto del Ringraziamento per 10 persone costava 48 dollari e un tacchino da 16 libbre costava 20,80 dollari.

In effetti, a ottobre l’indice dell’inflazione è aumentato del 3,2% annuo. E i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 3,3% rispetto all’anno scorso. Un aumento significativo, ma di certo molto meno se confrontato con quello dell’anno scorso, quando i prezzi balzarono di oltre il 10% rispetto al 2021. Non solo, questa settimana quando gli americani si metteranno in viaggio per visitare la famiglia, pagheranno molto meno rispetto agli ultimi mesi, grazie al forte calo dei prezzi del carburante.

Secondo l’Agenzia statunitense per l’informazione sull’energia, nella settimana fino al 13 novembre i prezzi della benzina sono stati in media di 3,21 dollari al gallone, con un calo del 14% solo negli ultimi due mesi e ben al di sotto dei livelli che avevano superato i 5 dollari al gallone la scorsa estate. Si tratta del livello più basso per la seconda settimana di novembre dal 2020. L’inflazione resta ancora al di sopra dell’obiettivo preferito della Federal Reserve, ovvero il 2%, e l’inflazione di fondo – che esclude i costi più volatili di cibo ed energia – è al 4%, ancora più lontana dall’obiettivo della banca centrale statunitense.

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