L’ipotesi che stessero tentando di trasferire denaro legato al crac dell’ex Banca Popolare di Vicenza sarebbe concreto. Un milione e 750mila euro sono stati sequestrati agli ex vertici dell’istituto: l’ex presidente Gianni Zonin, l’ex dg Samuele Sorato e gli ex manager Giuseppe Zigliotto, Andrea Piazzetta e Massimiliano Pellegrini, tutti alla sbarra degli imputati per il dissesto finanziario dell’istituto di credito. La misura stata eseguita dalla Guardia di finanza, su delega della Procura della Repubblica di Vicenza, i cui accertamenti avrebbero fatto luce sul presunto tentativo di distrazione dei capitali.
Il processo in corso
Deve ancora entrare nel vivo il processo, ma intanto cinque dei 7 imputati per il crac della banca stavano gi manovrando per spostare o far sparire i loro patrimoni, e beffare i danneggiati della BpVi. quanto sostiene il Tribunale, che ha accolto le richieste dei pm, emettendo una serie di provvedimenti di sequestro conservativo, per un ammontare ciascuno di poco superiore ai 346mila euro. Un totale di un milione e 750mila euro. Una briciola nel mare dei presunti danni causati ad ex azionisti e correntisti.
Le verifiche della Guardia di finanza
I finanzieri avevano infatti accertato una serie di azioni di trasferimento e dismissioni patrimoniali da parte degli imputati. Per questo la Procura, guidata da Antonio Cappelleri, ha ravvisato la fondata ragione che mancassero o si disperdessero le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento giudiziario e di altre somme dovuta all’Erario. Quanto alla possibilit che parte di queste somme siano infine utilizzate anche per risarcire i danneggiati dall’ex Popolare, si tratter in ogni caso di cifre residuali rispetto agli importi complessivi.
Lo scandalo bancario
L’inchiesta sulla Banca Popolare di Vicenza, che ha segnato nell’immaginario collettivo lo scandalo delle banche in Italia, attualmente in fase di udienza preliminare. Sono gi state presentate al gup poco pi di 5mila richieste di costituzione di parte civile. Domani, secondo il calendario stilato a fine dicembre, dovrebbe esserci una nuova udienza, e altre due il 27 gennaio e il 3 febbraio: tre sabati consecutivi, scelti per evitare che gli avvocati – sono pi di 200 quelli coinvolti – non fossero impegnati altrove per altre cause.
© Riproduzione riservata