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Ponte Genova, impresa vicina a camorra: 2 arresti – TGCOM

Giu 18, 2019

In manette sono finite Consiglia Marigliano, amministratrice e socio unico della Tecnodem, e Ferdinando Varlese, pregiudicato di 65 anni di Napoli domiciliato a Rapallo. Secondo gli investigatori era lui il vero amministratore della ditta. L’accusa è di intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver commesso il fatto per agevolare il clan D’Amico, del rione Villa di Napoli.

Bucci: “Esclusione dai lavori è la dimostrazione che abbiamo lavorato bene” – “Abbiamo messo in piedi un sistema molto efficiente che mi auguro sia replicato per tutte le altre infrastrutture importanti per l’Italia”, ha detto il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci. “E’ la dimostrazione che abbiamo lavorato più che bene”, ha quindi aggiunto facendo riferimento all’esluscione dai lavori della Tecnodem. “Abbiamo messo su un sistema unico. Si vedrà dai fatti e i fatti stanno dimostrando che va tutto bene”.

Lavori per 100mila euro – La Tecnodem aveva lavori in subappalto per 100mila euro nell’ambito delle opere di demolizione del ponte, in corso in queste settimane. Ma le indagini degli uomini della Direzione investigativa antimafia, sulla base dei primi accertamenti di carattere amministrativo, avevano consentito agli inquirenti di emettere già a maggio un’interdittiva a carico dell’azienda, che era così stata estromessa dai lavori.

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