È l’erede del Partner, costruito su una nuova piattaforma condivisa anche da Citroen e Opel (EMP2) il nuovo Rifter di Peugeot che si propone da subito in due lunghezze, con 5 o 7 posti. Volutamente modulare e pratico ma anche ben dotato e rifinito, lo si nota subito anche prima di leggere come lo definiscono in casa Peugeot, ovvero un ‘crossover chic’. Votato al trasporto, da buon MPV, ma equipaggiato con i-cockpit e alla ricerca di un punto di rottura con il passato, con questo nome breve d’ispirazione outdoor. Nella gallery che vi proponiamo qui su Automoto.it infatti a dar misura delle capacità di carico si vedono delle tavole da surf e non casse d’acqua.
Esterni
La sostanza vede un design esterno abbastanza compatto, pulito ma anche personale: con la calandra verticale davanti, cofano corto e orizzontale, luce a terra alta e sbalzi ridotti. Le barre del tetto sono d’obbligo. Dietro ovviamente ampio portello con apertura modulare e luci a tre artigli. I cerchi sono fino a 17’’ ma soprattutto a differenza dei molti SUV fighetti che non si volgiono sporcare troppo, qui si notano maggiore altezza dal suolo, protezioni sottoporta, sottoscocca, protezioni passaruota e paraurti. La versione Long è più lunga di 35 centimetri.
Interni
L’i-Cockpit presente in bella mostra, per un abitacolo moderno ed abbastanza (troppo?) equilibrato per un’autovettura francese. Arioso come il suo predecessore ma con volante compatto e smussato, Touchscreen capacitivo 8” e volendo Head up Display. Perfino le cromature sui comandi clima e un tetto panoramico, quali optional, ma soprattutto, visto il target, molti vani portaoggetti. Il vano bagagli invece passa da 775 fino a 4000 litri, secondo la configurazione e i posti a sedere come detto sono fino a sette.
Tante versioni
Modolli di accesso gamma a parte, il nuovo Peugeot Rifter sarà disponibile nel corso del 2018 anche in versione GT Line, con: profilo calandra, retrovisori, barre del tetto e inserti nelle modanature laterali in nero; volante in pelle, dettagli plancia verniciati, Tessuto Casual e fondo contatori con un motivo a scacchi. Se non subito, ma di certo entro il 2019, arriverà anche una variante con trazione integrale. Motori previsti al debutto un benzina 1.2 e gasolio 1.5 con potenze presumibilmente entro i 130 CV. Lo attendiamo al prossimo Salone di Ginevra