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Petrolio, accordo all’Opec per il taglio della produzione

Apr 12, 2020

materie prime

L’intesa è sulla riduzione di 9,7 milioni di barili al giorno. Il Messico taglierà 100mila barili al giorno

12 aprile 2020


Perché Trump non vuole il crollo del petrolio

2′ di lettura

L’Opec+ ha raggiunto un accordo per un taglio della produzione di petrolio e per mettere fine alla guerra dei prezzi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcuni delegati. L’intesa è sulla riduzione di 9,7 milioni di barili al giorno. Il Messico ridurrà la sua produzione di 100.000 barili al giorno. Gli Stati Uniti, il Brasile e il Canada contribuiranno con un taglio complessivo di 3,7 milioni di barili. Dopo una settimana di colloqui bilaterali e quattro giorni di videoconferenze con i ministri di tutto il mondo, è finalmente emerso un accordo per affrontare l’impatto della pandemia globale sulla domanda.

La vittoria diplomatica del Messico

I colloqui si stavano chiudendo con un nulla di fatto a causa della resistenza del Messico, poi la svolta dopo un fine settimana di diplomazia frenetica. L’organizzazione dei paesi produttori di petrolio (Opec+, che riunisce anche l’Opec storica, più Russia e altri produttori) taglierà 9,7 milioni di barili al giorno (il 10% della produzione mondiale), appena sotto il piano iniziale di 10 milioni. Il Messico sembra aver ottenuto una vittoria diplomatica, riposta Bloomberg: taglierà solo 100.000 barili, meno della sua quota proporzionale.

Le difficoltà degli Usa

Con il virus che paralizza i viaggi aerei e terrestri, la domanda di benzina sta crollando e i prezzi del greggio sono scesi ai minimi di 18 anni. Ciò ha minacciato il futuro dell’industria americana dello scisto e la stabilità degli stati dipendenti dal petrolio. La domanda ora per il mercato petrolifero è se i tagli saranno sufficienti a fermare la caduta dei prezzi. Con i paesi di tutto il mondo che estendono i loro blocchi, il bilancio delle vittime cresce a New York e la disoccupazione che esplode in America, il mercato del petrolio è ora molto più preoccupato per i consumi che per l’offerta.

Le preoccupazioni di Trump

Per concludere l’accordo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è dovuto intervenire, dopo che il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, un populista di sinistra che si è impegnato a sostenere il valore della produzione petrolifera del Messico, si era opposto. Il petrolio grezzo West Texas Intermediate era calato più del 9% giovedì.

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