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Pessimismo sull’intesa Usa-Cina, Borse in calo. Sale ancora lo spread

Mag 29, 2019

MILANO – Ore 10.20. L’Italia resta l’osservata speciale dei mercati. Anche oggi lo spread parte in salita e si avvicina verso quota 290 punti con il rendimento del nostro titolo decennale al 2,7%. Sullo sfondo ci sono le tensioni sull’asse Roma-Bruxelles, con il ministro dell’Interno Salvini, forte del successo elettorale del voto europeo, che ha ribadito la propria intenzione di non rispettare i vincoli europei sui conti pubblici annunciando anche che per la flat tax sarebbe pronto un piano da trenta miliardi.

La Commissione europea intanto si prepara invece ad inviare la lettera con cui chiederà chiarimenti all’Italia sul mancato rispetto degli obiettivi di discesa del debito che dovrebbe aprire la strada prima ad una richiesta di correzione “in corsa” e poi, in caso di mancato intervento dal nostro Paese, anche ad eventuali sanzioni. Scenario però, quest’ultimo, che lo stesso commissario economico uscente Pierre Moscovici ha detto di non preferire.

Nel resto d’Europa si profila una giornata tutta in segno negativo in scia alla seduta negativa di ieri a Wall Street, alimentata dal pessimismo sulla trattativa commerciale tra Stati Uniti e Cina. A Milano un problema tecnico rallenta la partenza poi il Ftse Mib cede l’1,1%. In controtendenza con il listino, brilla Mediaset dopo l’acquisto del 9,6% di ProSiebenSat. Nel resto d’Europa, Londra perde lo 1,03%, Francoforte l’1,18% e Parigi l’ 1,44%. Nervosisimo che si è fatto sentire in Asia anche questa mattina, dove Tokyo ha chiuso in calo dell’1,21%.

Sul mercato dei cambi l’euro è invece stabile e passa di mano a 1,1165 dollari, vicino ai 1,1168 ieri sera dopo la chiusura di Wall Street) ed a 121,97 yen.

Tra i dati macroeconomici, in Germania il tasso di disoccupazione a maggio è rimasto stabile al 4,9%, in Francia si conferma la stima preliminare di crescita dello 0,3% nel primo trimestre.In Italia invece l’Istat registra un miglioramento della fiducia di imprese e consumatiori a maggio.

Stabile infine anche il petrolio, a 58,61 dollari per il barile Wti mentre il Brent cede lo 0,44% a 69,67 dollari. In leggera risalita l’oro, a 1287 dollari l’oncia.

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