Anche per Pro Evolution Soccer 2018 si avvicinano le finali del mondiale della Pes League, torneo organizzzato da Konami che per la prima volta si è visto sviluppato come un World Tour, con round divisi per Asia, America ed Europa. Dopo aver quindi viaggiato a Tokyo, Buenos Aires, Milano e Barcellona, arriviamo all’ultima possibilità di strappare un ticket per le World Finals, attese per giugno.
Come ultima tappa è stata scelta Berlino, all’interno del lussureggiante Ellington Hotel, in pieno centro cittadino. Ovviamente il tifo personale è stato per i nostri connazionali Ettore “Ettorito97” Giannuzzi e Luca “Il Distruttore-44” Tubelli, di cui il primo con la possibilità di qualificarsi sia per le finali 1vs1 sia per quelle nella nuova modalità co-op 3vs3, proprio insieme a Luca. Abbiamo quindi avuto la possibilità di seguire l’intero evento -giocato su Ps4 Pro-, dai gironi fino alle fasi ad eliminazione, qualcosa è andato bene, qualcos’altro un po’ meno.
Organizzazione perfetta… O quasi
C’è ben poco da discutere: Konami ci crede in questa Pes League, lo dimostrano gli investimenti, la voglia di realizzare qualcosa di sempre più grande e di attirare il più grande numero di appassionati possibile. Questo round di qualificazione è la prova concreta del loro impegno, un evento che funziona e che intrattiene, ma che ancora non riesce ad avere un regolamento coerente tra i vari round. La decisione, o esperimento dir si voglia, di bilanciare le squadre livellandole sullo stesso livello ha suscitato parecchio malcontento, che comunque non ha cambiato la situazione sulle squadre utilizzate: se prima il Barcellona era la prima scelta, in questo ultimo round l’Arsenal era il team irremovibile, seppur con qualche rarissima eccezione. Il livellamento ha causato, quindi, un aumento delle statistiche di parecchi giocatori sotto una certa soglia, al contrario, parecchi componenti di squadre meno blasonate hanno ottenuto un upgrade. È chiaro, quindi, che l’Arsenal sia la squadra che mostra più equilibrio nella sua totalità.
Al di là di certe scelte discutibili in questo World Tour, ci è sembrato parecchio frustrante non rispettare gli orari di pausa tra un match e l’altro, dove molti giocatori, visibilmente affaticati, hanno dovuto obbligatoriamente giocare diversi match consecutivamente. Capiamo che in questi eventi gli orari sono assolutamente da rispettare, ma come questi, anche le pause da regolamento dovrebbero essere trattate nella stessa maniera, sia per una questione di comprensione sia per lo spettacolo -vedere giocare un player stanco o immerso in altri pensieri non è sicuramente il massimo, sia per loro che per gli spettatori-
A parte queste piccole imperfezioni, l’intero torneo è stato gestito in maniera soddisfacente; quasi nulli i problemi di streaming, caster assolutamente preparati -con anche la possibilità seguire la telecronaca in spagnolo- e una conduttrice assolutamente spontanea e ben preparata nel ruolo che ha persino svolto i sorteggi per questo round europeo, una cosa molto simile ai classici pescaggi della Champions League. Un risultato, da sottolineare, raggiunto anche grazie all’enorme lavoro dello staff tecnico, di cui spesso non si cita ma che in questi eventi fa davvero il grosso del lavoro nel completo anonimato. Inquadrature, interviste, conferenze stampa, sono state assolutamente un plus di questo incredibile World Tour.
Alla conquista delle World Finals
Lo abbiamo già detto ma ci piace ribadirlo: l’obiettivo numero uno era qualificarsi per le Word Finals che si terrano a giugno, grazie a un sistema di punteggi che venivano sommati a partire dal round asiatico. Il nostro Ettore aveva bisogno necessariamente di raggiungere la semifinale per potersi qualificare, e non ha assolutamente deluso le aspettative, riuscendo in scioltezza a eliminare con un 7-1 “Lowi”, capitolando unicamente, durante le semifinali, con la sorpresa del torneo e vincitore dell’1vs1: il giapponese Naoki “Sofia” Sugimura che è riuscito a portarsi a casa 6000 dollari di montepremio. Poco male comunque, Ettorito97 è riuscito a raggiungere il suo obiettivo: essere presente alla finale e tentare ancora una volta di vincere il campionato del mondo.
Ettorito97 è riuscito a raggiungere il suo obiettivo: essere presente alla finale e tentare ancora una volta di vincere il campionato del mondo.
Ora la parte più dura saranno proprio le finali di questo World Tour, di questo mondiale che ha logorato mentalmente e fisicamente i giocatori della Pes League, mai come quest’anno lo stress e la stanchezza si sono fatti sentire, anche a causa di numerosi cambiamenti all’interno dello stesso circuito eSport, come ad esempio l’introduzione della sopracitata modalità 3vs3, che oltre ad essere originale sotto molti aspetti, risulta anche parecchio complessa nell’essere compresa ad alti livelli, richiedendo un feeling di gioco con i compagni praticamente perfetto.
Quale futuro per Pes?
Nel corso dei prossimi giorni ne discuteremo più nel dettaglio, cercando soprattutto di concentrarci sull’attuale situazione di Pro Evolution Soccer. Titolo messo in secondo piano dalla concorrenza, ma che ha ancora molto da dire sul lungo periodo; il 2019 potrebbe essere davvero un anno fondamentale per la serie di Konami che ha da poco perso le licenze della UEFA, ma che vedrà un sostanziale aumento delle stesse, però legate alle squadre e ai campionati, considerato da molti come il vero tallone d’achille dell’esperienza calcicistica giapponese.
Questo evento ci ha però fatto capire che Konami fa sul serio, si sta impegnando e sta facendo tesoro degli errori, un segno importante che potrà portare un po’ di linfa competitiva nel mercato odierno. Una cosa è certa: l’eSport funziona in maniera egregia, i fan ci sono e i giocatori hanno molta fiducia nella società. Oggi, nel ritorno a casa possiamo solo strappare un sorriso per Ettore e Luca, due ragazzi dallo splendido spirito che stanno dando molto al nostro paese, ma che davvero in pochi se ne rendono conto.
Il 2019 potrebbe essere davvero un anno fondamentale per la serie di Konami.
Partecipare ad un evento eSport è comunque sempre piacevole, spesso e volentieri sa regalare momenti davvero speciali: come le lacrime di gioia e di increduilità del brasiliano ” Rudy_Lucas”, scese appena dopo passato il turno. Non è mancata la sportività, il tifo -anche tra rivali- e la gioia collettiva per la vittoria 1vs1 del giapponese “Sofia” che ha davvero disputato un eccellente round europeo. Consigliamo davvero di seguire questi tipi di manifestazione, non sia mai che in futuro potreste trovarvi come partecipanti. Noi lo siamo stati in passato e possiamo assicurarvi che è un’esperienza unica, istruttiva e assolutamente indimenticabile.