• 27 Novembre 2024 6:35

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Perché il Centrale del Foro Italico non si è riempito

Mag 15, 2023

AGI – Erano pochini domenica gli spettatori seduti sul Centrale per il primo incontro in programma, quello tra l’azzurra Camila Giorgi e Karolina Muchova. E anche la sera per il match di Jannik Sinner i vuoti sugli spalti erano vistosi.

Scarso spirito patriottico o timore di un nuovo acquazzone (previsto dalle app di meteo) come quello che aveva funestato il torneo sabato? Anche per il match pomeridiano con in campo la numero uno del mondo, la polacca Iga Swiatek (opposta all’ucraina Lesia Tsurenko) sempre sul Centrale – biglietto più economico in vendita a 112 euro per tutta la sessione diurna – il colpo d’occhio non era migliore.

Ma anche quando, con il sole ormai dominante, sul campo principale sono scesi il numero uno del mondo Novak Djokovic vincitore della scorsa edizione e un altro pezzo da novanta come Grigor Dimitrov, la situazione sulle tribune è migliorata ma non totalmente, con la ‘Monte Mario’ e la ‘Tevere’ piu’ pregiate (e piu’ costose) popolate e quelle in alto che gli aficionados chiamano “le piccionaie”, più a buon mercato, con molti spazi vuoti.

La crisi del ceto medio

Anche agli Internazionali d’Italia, così come nei supermercati e nei ristoranti, sta andando probabilmente in scena la crisi del ceto medio. Perché domenica (come nei giorni scorsi, il torneo dopo le prequalificazioni e le qualificazioni è entrato nel vivo mercoledì) bastava spostarsi nelle zone dove si può accedere con il biglietto Ground a prezzo fisso (ieri era in vendita a 24 euro) cioè il campo Pietrangeli e i campi secondari per trovarsi in mezzo a una bolgia infernale: non c’era un buco libero per il derby italico tra Musetti e Arnaldi.

Fabio Fognini, l’azzurro che aveva fatto il tutto esaurito nei suoi incontri precedenti sul Pietrangeli, che domenica giocava un big match contro il numero 7 del mondo, il danese Holger Rune non ha riscosso lo stesso successo: forse perché era sulla Grand Stand Arena, dove a meno di 91 euro non si entrava (con cifre raddoppiate, triplicate o quadruplicate per chi va al Foro in famiglia) e che mostrava anch’essa dei vuoti di troppo. Vuoti che tuttavia non preoccupano gli organizzatori, sicuri, fanno sapere all’Agi, che quei buchi sugli spalti del Centrale e della Grand Stand Arena si riempiranno nei prossimi giorni quando il torneo entrerà nel vivo e il meteo si assesterà (e a tal proposito annunciano che è allo studio per la prossima edizione del torneo, la possibilità di assicurarsi contro il maltempo, come al Roland Garros).

Ma soprattutto Fitp fa parlare le cifre: 21,3 milioni di euro incassati finora e 266.857 mila biglietti venduti un record rispetto allo scorso anno. Record che però deve tenere conto della lunghezza maggiore di questa edizione, che con l’upgrade è diventata di dodici giorni e non fornisce le voci dei posti. Rispetto al 2022 i prezzi dei biglietti sono aumentati, in modo convinto e trasparente, spiegano fonti Fitp: la chiusura della prevendita l’8 maggio parla di un +20 per cento di biglietti venduti e di un +38 per cento di incasso rispetto allo scorso anno.

Quanto costano i biglietti

E se un biglietto al campo Centrale per la finale oggi è in vendita a 268 euro ai distinti Monte Mario (l’offerta più economica) mentre per la semifinale maschile ne “bastano” 233, i prezzi poco popolari si devono a una scelta ben precisa e a una relativa politica dei prezzi basata sul metodo della vendita dei biglietti aerei e che quest’anno, spiegano, sarebbe ancora più determinata.

I prezzi in mostra ieri sul sito degli Internazionali, come succede con i biglietti aerei e ferroviari non sono quelli di una settimana fa né quelli della prevendita. Le undici proposte di posto e prezzo vengono ritoccate ogni settimana. La Fitp fa sapere all’Agi di aver privilegiato agli appassionati di tennis che hanno comprato i biglietti in prevendita a scatola chiusa, senza sapere a quali incontri avrebbero assistito, e di puntare a fare cassa con quelli che si sono decisi dopo, quelli che al Foro Italico vanno non solo perché integralisti del tennis ma anche per fare vip watching o per passare una giornata tra amici.

Missione: incassare e dirottare fondi, chiariscono, sul settore tecnico e sul progetto “racchette in classe”. Qualcuno ha chiesto alla Fitp perché non si pensi anche per i due campi più preziosi a una quota popolare. Richiesta respinta: i prezzi popolari esistono già, per il Ground. Aveva ragione Fognini quando aveva chiesto di poter giocare anche contro Rune sul Pietrangeli, a prezzi popolari.

AGI – Erano pochini domenica gli spettatori seduti sul Centrale per il primo incontro in programma, quello tra l’azzurra Camila Giorgi e Karolina Muchova. E anche la sera per il match di Jannik Sinner i vuoti sugli spalti erano vistosi.
Scarso spirito patriottico o timore di un nuovo acquazzone (previsto dalle app di meteo) come quello che aveva funestato il torneo sabato? Anche per il match pomeridiano con in campo la numero uno del mondo, la polacca Iga Swiatek (opposta all’ucraina Lesia Tsurenko) sempre sul Centrale – biglietto più economico in vendita a 112 euro per tutta la sessione diurna – il colpo d’occhio non era migliore.

Ma anche quando, con il sole ormai dominante, sul campo principale sono scesi il numero uno del mondo Novak Djokovic vincitore della scorsa edizione e un altro pezzo da novanta come Grigor Dimitrov, la situazione sulle tribune è migliorata ma non totalmente, con la ‘Monte Mario’ e la ‘Tevere’ piu’ pregiate (e piu’ costose) popolate e quelle in alto che gli aficionados chiamano “le piccionaie”, più a buon mercato, con molti spazi vuoti.
La crisi del ceto medio
Anche agli Internazionali d’Italia, così come nei supermercati e nei ristoranti, sta andando probabilmente in scena la crisi del ceto medio. Perché domenica (come nei giorni scorsi, il torneo dopo le prequalificazioni e le qualificazioni è entrato nel vivo mercoledì) bastava spostarsi nelle zone dove si può accedere con il biglietto Ground a prezzo fisso (ieri era in vendita a 24 euro) cioè il campo Pietrangeli e i campi secondari per trovarsi in mezzo a una bolgia infernale: non c’era un buco libero per il derby italico tra Musetti e Arnaldi.
Fabio Fognini, l’azzurro che aveva fatto il tutto esaurito nei suoi incontri precedenti sul Pietrangeli, che domenica giocava un big match contro il numero 7 del mondo, il danese Holger Rune non ha riscosso lo stesso successo: forse perché era sulla Grand Stand Arena, dove a meno di 91 euro non si entrava (con cifre raddoppiate, triplicate o quadruplicate per chi va al Foro in famiglia) e che mostrava anch’essa dei vuoti di troppo. Vuoti che tuttavia non preoccupano gli organizzatori, sicuri, fanno sapere all’Agi, che quei buchi sugli spalti del Centrale e della Grand Stand Arena si riempiranno nei prossimi giorni quando il torneo entrerà nel vivo e il meteo si assesterà (e a tal proposito annunciano che è allo studio per la prossima edizione del torneo, la possibilità di assicurarsi contro il maltempo, come al Roland Garros).

Ma soprattutto Fitp fa parlare le cifre: 21,3 milioni di euro incassati finora e 266.857 mila biglietti venduti un record rispetto allo scorso anno. Record che però deve tenere conto della lunghezza maggiore di questa edizione, che con l’upgrade è diventata di dodici giorni e non fornisce le voci dei posti. Rispetto al 2022 i prezzi dei biglietti sono aumentati, in modo convinto e trasparente, spiegano fonti Fitp: la chiusura della prevendita l’8 maggio parla di un +20 per cento di biglietti venduti e di un +38 per cento di incasso rispetto allo scorso anno.
Quanto costano i biglietti
E se un biglietto al campo Centrale per la finale oggi è in vendita a 268 euro ai distinti Monte Mario (l’offerta più economica) mentre per la semifinale maschile ne “bastano” 233, i prezzi poco popolari si devono a una scelta ben precisa e a una relativa politica dei prezzi basata sul metodo della vendita dei biglietti aerei e che quest’anno, spiegano, sarebbe ancora più determinata.
I prezzi in mostra ieri sul sito degli Internazionali, come succede con i biglietti aerei e ferroviari non sono quelli di una settimana fa né quelli della prevendita. Le undici proposte di posto e prezzo vengono ritoccate ogni settimana. La Fitp fa sapere all’Agi di aver privilegiato agli appassionati di tennis che hanno comprato i biglietti in prevendita a scatola chiusa, senza sapere a quali incontri avrebbero assistito, e di puntare a fare cassa con quelli che si sono decisi dopo, quelli che al Foro Italico vanno non solo perché integralisti del tennis ma anche per fare vip watching o per passare una giornata tra amici.
Missione: incassare e dirottare fondi, chiariscono, sul settore tecnico e sul progetto “racchette in classe”. Qualcuno ha chiesto alla Fitp perché non si pensi anche per i due campi più preziosi a una quota popolare. Richiesta respinta: i prezzi popolari esistono già, per il Ground. Aveva ragione Fognini quando aveva chiesto di poter giocare anche contro Rune sul Pietrangeli, a prezzi popolari.

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