“Con tutto il rispetto, Israele non la Francia”. Ripartendo dalla frase pronunciata a caldo da Giampiero Ventura dopo la sconfitta di Bari, l’avvicinamento all’esordio nelle qualificazioni mondiali nasconde una pericolosissima doppia faccia: se da un lato il divario tecnico aiuta inevitabilmente a far salire l’ottimismo, dall’altro il rischio di sottovalutare l’avversario e di affrontare la nuova era senza la “tensione” di quella precedente pu coincidere con quello di una partenza ad handicap in un girone difficile, dove solo il primo posto (quindi davanti alla Spagna) garantisce il pass per la Russia.

perni — anche per questo motivo che ad Haifa si vedr pi o meno la Nazionale che ha entusiasmato quest’estate in Francia: ha perso il suo condottiero, Antonio Conte, che rappresentava certamente un valore aggiunto, ma i suoi soldati ci sono pi o meno tutti. Anche quelli in prima linea: la coppia Pell-Eder non avr ancora convinto gli scettici eppure a Bari stata tra le poche note positive ed ancora a loro che Ventura si affider per trovare il gol. La novit pi importante, rispetto a Bari, in realt un ritorno al passato: a comandare la difesa ci sar Bonucci, che non solo d pi sicurezza al reparto, ma consente anche di impostare meglio l’azione rispetto al pi rude Astori.