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Pechino ammette “importanti progressi” nel negoziato commerciale Eu-Cina

Dic 29, 2020

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Il portavoce degli Esteri: “Intesa in tempi brevi” – J. Wuttke, presidente della Camera di commercio europea: “Svolta positiva, vedremo i dettagli”

di Rita Fatiguso

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Il portavoce degli Esteri: “Intesa in tempi brevi” – J. Wuttke, presidente della Camera di commercio europea: “Svolta positiva, vedremo i dettagli”

29 dicembre 2020


3′ di lettura

“Di recente sono stati raggiunti importanti progressi,” ha detto in conferenza stampa a Pechino Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri, aggiungendo che “Cina e Ue potrebbero arrivare a un’intesa in tempi brevi”.

La presa d’atto cinese arriva dopo il via libera politico dei 27 Paesi dell’Unione europea alla chiusura del negoziato per il BIT, il Bilateral investment treaty.

I leader europei usciranno domani allo scoperto ed è probabile che Cina e Ue concludano in settimana l’accordo che darebbe alle imprese della Ue un migliore accesso al mercato cinese, migliorerebbe le condizioni di concorrenza e potrebbe proteggere gli investimenti della Ue in Cina. Questo è il sentiment che filtra da Bruxelles.

I dettagli dell’accordo

Ma anche se l’accordo venisse firmato in settimana, ci vorranno mesi per mettere insieme un articolato coerente e addirittura un anno per implementarlo.

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La conferma viene dall’associazione che più ha lottato per questa intesa, la Camera di commercio dell’Unione europea in Cina e che ha il polso della situazione globale sugli investimenti.

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“Attendiamo con impazienza il rilascio dei dettagli di questo accordo politico e speriamo di trovare una conclusione solida e coraggiosa”, dice Joerg Wuttke, presidente della Camera di commercio dell’Unione europea in Cina al Sole 24 Ore. E aggiunge: “Un forte accordo sarebbe un’affermazione potente per dimostrare che un impegno costruttivo può produrre risultati. La comunità imprenditoriale attende con impazienza di analizzare i dettagli e il peso che avranno nel consolidare la posizione giuridica delle società europee già presenti in Cina.Ovviamente l’accordo non entrerà in vigore finché i testi finali non saranno sviluppati e poi ratificati da entrambe le parti, il che richiederà probabilmente il superamento di ulteriori ostacoli. Speriamo che i decision makers mantengano lo stesso spirito di impegno che ha portato alla conclusione dell’accordo politico”.

La “ zampata” di Trump

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, intanto ha ulteriormente inasprito il decreto esecutivo che proibisce gli investimenti statunitensi nelle aziende controllate dalle Forze armate cinesi, con la pubblicazione di nuove linee guida del dipartimento del Tesoro pubblicate ieri, 28 dicembre.

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