AGI – È stato raggiunto un accordo politico sulla riforma del Patto di stabilita’ e crescita alla riunione straordinaria in videoconferenza dell’Ecofin. “Un altro traguardo storico sotto la presidenza spagnola delle Ue. Il Consiglio ha concordato un nuovo quadro di governance economica che garantisce stabilita’ e crescita, con regole che sono: equilibrate, realistiche, adatte per le sfide presenti e future“. Lo scrive su X la presidenza spagnola dell’Ue.
Another historic landmark under @eu2023es!@EUCouncil has agreed on a new Economic governance framework that ensures both stability and growth, with rules that are:
Balanced
Realistic
Fit for present and future challenges#EU2023ES pic.twitter.com/NeHAZw9RFx
— Presidencia española del Consejo de la UE (@eu2023es)
December 20, 2023
Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, è stato tra i primi a ragguagliare sul buon esito dei negoziati. “L’accordo unanime raggiunto oggi tra i ministri delle Finanze dell’Ue è una buona notizia per l’economia europea al termine di quello che è stato un anno molto impegnativo”. Come in ogni negoziato, i testi concordati oggi riflettono un compromesso tra posizioni diverse. È normale. Anche se i negoziati hanno aggiunto una certa complessità ai testi rispetto alla nostra proposta, ne preservano gli elementi fondamentali: uno spostamento verso una pianificazione fiscale più’ a medio termine; una maggiore titolarità’ da parte degli Stati membri dei piani fiscali, all’interno di un quadro comune; e la possibilità di perseguire un aggiustamento fiscale più graduale per riflettere gli impegni verso investimenti e riforme”, spiega.
“Questo viaggio non è ancora completato. A gennaio bisognerà passare alla fase successiva, quella dei negoziati del “trilogo” tra Consiglio Ue, Parlamento europeo e Commissione. Sono fiducioso che lo stesso spirito di compromesso costruttivo che ci ha portato al risultato positivo di oggi ci portera’ a una conclusione positiva delle fasi finali di questo processo – e all’entrata in vigore di questa riforma cruciale nella primavera del 2024″ (Paolo Gentiloni)
Cosa prevede la misura
Il nuovo Patto di stabilità e crescita prevede per i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil debbano ridurlo di un punto percentuale del Pil annuo durante il periodo di aggiustamento; i Paesi con un debito compreso tra il 60% e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5%. Gli Stati membri dovranno lasciare un cuscinetto fiscale pari all’1,5% del Pil al di sotto della soglia obbligatoria del 3%; per costituire questa riserva, l’aggiustamento annuale dovrebbe essere pari allo 0,4% del Pil (in caso di piani di rientro da quattro anni), che potrebbe essere ridotto allo 0,25% del Pil (nei piani di rientro da 7 anni)
Ai governi sarà consentito deviare dal percorso di spesa netta dello 0,3% del Pil su base annua e dello 0,6% del Pil cumulativamente durante il periodo di monitoraggio. I Paesi saranno in grado di estendere il periodo di aggiustamento da quattro a sette anni utilizzando gli investimenti e le riforme inclusi nei loro Pnrr. Per gli Stati che violano le regole sul deficit e che devono compiere uno sforzo fiscale annuo di mezzo punto di Pil, l’aumento dei pagamenti di interessi sarà escluso dal calcolo nel periodo 2025-27. Rimangono ovviamente le soglie del 3% del Pil per il deficit e del 60% del Pil per il debito.
I primi commenti
“L’accordo politico odierno sulle nuove regole fiscali dell’Ue rappresenta un risultato credibile e tempestivo. Congratulazioni alla Presidenza spagnola, a Nadia Calvino, alla Commissione e a tutti i Paesi per aver raggiunto un compromesso equilibrato. Sono contento di aver partecipato come direttore esecutivo del Mes”.
Political agreement today on new fiscal EU rules is a credible and timely outcome. Congratulations to the Spanish Presidency @NadiaCalvino and @EU_Commission as well as all countries for reaching a balanced compromise . Glad to have participated as MD of #ESM . PG pic.twitter.com/jms51wSfoX
— Pierre Gramegna (@pierregramegna)
December 20, 2023
“Dopo due anni di negoziati abbiamo raggiunto accordo storico. Un accordo a 27 sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita. È un eccellente notizia per la Francia e un’eccellente notizia per l’Europa. Semplicemente perché queste nuove regole garantiranno la stabilità finanziaria e la buona tenuta dei conti in tutta l’Europa per i prossimi anni“. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, dopo la riunione dell’Ecofin. “Inoltre, per la prima volta da trent’anni, questo Patto riconosce l’importanza degli investimenti e delle riforme strutturali. Investimenti nella decarbonizzazione e nella difesa per confermare il suo posto sulla scena internazionale”, ha aggiunto.
Accord historique ! Après deux ans de négociation intense, nous avons de nouvelles règles budgétaires européennes ! pic.twitter.com/cMK5TR2lDI
— Bruno Le Maire (@BrunoLeMaire)
December 20, 2023