• 28 Settembre 2024 20:11

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Patente C e CQC per camionista, requisiti ed esami da sostenere

Set 28, 2024

Se state pensando di lavorare nel settore del trasporto merci o persone, è essenziale comprendere l’importanza della patente C e della CQC (Carta di Qualificazione del Conducente). Entrambe servono per svolgere la professione di autista di veicoli pesanti, e rappresentano molto più di semplici attestati. Garantiscono, infatti, che chiunque si metta al volante di mezzi di grandi dimensioni abbia la giusta preparazione tecnica e normativa.

La CQC consiste in un’autorizzazione prevista dalle autorità comunitarie per garantire una maggiore sicurezza su strada. Diventata obbligatoria nel 2009, a seguito della direttiva n. 2003/59/CE, il testo in vigore stabilisce standard comuni da osservare. A causa dell’elevato numero di incidenti, l’UE sta definendo dei paletti più stringenti sotto vari aspetti. Oltre all’obbligo a capo dei costruttori di montare tecnologie ausiliarie avanzate, persegue lo stesso scopo con ulteriori strumenti. Passiamo in rassegna tutti gli aspetti fondamentali inerenti alla materia, aggiornata alle ultime novità legislative.

Che cosa sono

Prima di entrare nel merito della CQC, crediamo sia opportuno soffermarci sulla patente C. Con essa si intende una licenza che permette di guidare veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, tipo camion e furgoni pesanti. In sostanza, il primo passo da compiere qualora vi sia il desiderio di operare nell’ambito dei mezzi destinati al trasporto di merci e materiali. Mentre la patente B concerne le auto, questa è riservata agli esemplari dal notevole peso e ingombro.

Saperli utilizzare nella maniera corretta, comporta lo sviluppo di competenze tecniche e pratiche specifiche. Ora, la CQC è una qualifica aggiuntiva, obbligatoria per i camionisti. Certifica la frequentazione di corsi appositi e conoscenze adeguate in termini di sicurezza stradale, regolamenti di settore, gestione di carichi e trasporti. Tradotto: consente di lavorare legalmente, proteggendo sé stessi e gli altri utenti della strada.

Requisiti

La patente C, come accennato in precedenza, è una qualifica necessaria per chiunque intenda guidare veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate, tipo camion e furgoni pesanti. Tuttavia, ottenerla non è cosa da poco, dati i numerosi requisiti da rispettare, riguardanti l’età, la salute e il possesso di capacità adeguate, da attestare mediante test teorici e pratici. Andiamo allora a vedere nel dettaglio tutti i passaggi essenziali all’ottenimento della licenza.

Partiamo dall’età minima. Per conseguirla bisogna aver compiuto 21 anni, tolte alcuni casi specifici, indicati dal legislatore stesso. Nella fattispecie, è possibile ridurre la soglia anagrafica a 18 anni, attraverso il conseguimento della CQC. Ciò per dar modo a chi sia interessato a svolgere l’attività di autista di avvicinarsi alla professione sin dalla giovane età. Il provvedimento risale al 2011, con il Decreto Legislativo 18 aprile, che ha recepito le direttive europee.

Uno degli step immancabili per ottenere la patente C consiste nel superamento di una visita medica. La visita prevede dei controlli approfonditi su vari aspetti:

Vista: test specifici per valutare l’acuità visiva e la capacità di vedere correttamente con e senza occhiali o lenti a contatto
Udito: verifica dell’abilità di percepire i suoni, un elemento cruciale per la guida sicura
Riflessi e coordinazione: esame della reattività e coordinazione motore, indispensabili per manovrare mezzi di grandi dimensioni
Condizioni generali di salute: accertamento dello stato di salute complessivo, in merito soprattutto a eventuali patologie potenzialmente in grado di interferire con la guida

La combinazione di queste prove serve ad assicurare che il futuro conducente risponda agli standard minimi.

Tra i prerequisiti chiave, vi è il possesso della patente B. In tal modo, il candidato dimostra di avere già una solida base alla guida, su cui perfezionarsi e costruirsi.

Carta di Qualificazione del Conducente

La Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) è un certificato comprovante la qualifica professionale di chi guida i veicoli per il trasporto di merci o passeggeri in ambito lavorativo. Introdotta nel panorama europeo, mira a uniformare la formazione dei conducenti professionali. Al di là della patente C, il conducente è chiamato ad avere competenze approfondite su sicurezza stradale, gestione rischi, normative del trasporto e non solo.

Esistono due principali tipologie di CQC, ciascuna delle quali specifica per la tipologia di trasporto da svolgere:

CQC Merci: serve a guidare i veicoli destinati al trasporto professionale di merci. È tassativo che lo abbiano gli autisti di camion, autocarri e altri mezzi pesanti, trasportanti beni su strada a scopo commerciale. Viene richiesta in aggiunta alla patente C o CE.
CQC Persone: è necessaria a coloro che ottemperino al servizio di trasporto professionale di passeggeri, come autisti di autobus, pullman o minibus. In tal caso si aggiunge alla patente D o DE.

Per l’ottenimento della CQC il normatore impone di superare un percorso formativo specifico. L’iter include un corso di formazione iniziale e il superamento di esami teorici e pratici. La procedura può variare leggermente a seconda di quale sia l’obiettivo, se la certificazione inerente al trasporto di merci o di persone. Comunque, la base rimane la stessa. Esistono due corsi:

Corso ordinario: durata complessiva di 280 ore, di cui 20 dedicate alla guida su strada. Si rivolge a chi non detiene nessuna esperienza pregressa nel settore e desideri conseguire la CQC per la prima volta
Corso accelerato: durata di 140 ore, di cui 10 destinate alla pratica. È riservato a chi ha esperienza pregressa nel settore

CQC, gli esami

Dopo aver ultimato il corso, la maturazione delle competenze va dimostrata mediante:

Esame teorico: un quiz a risposta multipla su argomenti trattati nel periodo di formazione, come il codice della strada, le normative di sicurezza, la manutenzione del veicolo e la gestione del carico. Con l’aggiornamento, il test è adesso composto da 70 domande (40 sulla parte comune, 30 su quella specifica), alle quali rispondere nell’arco di 90 minuti. Sono ammessi al massimo sette ore, pena la bocciatura
Esame Pratico: previsto in particolari circostanze, l’esaminatore valuta l’idoneità su strada, anche nell’uso dei dispositivi di sicurezza e l’abilità nel gestire situazioni di traffico complesso

La CQC ha una validità di 5 anni, al termine dei quali va rinnovata tramite apposito corso. Della durata di 35 ore totali, è obbligatorio frequentarlo prima della scadenza della carta (sono ammesse fino a 5 ore d’assenza). Non annovera un esame finale. In caso di mancato rinnovo, la CQC sarà inutilizzabile fino al risanamento della posizione. In attesa del rilascio del duplicato, è possibile usufruire di un documento provvisorio.

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