• 21 Marzo 2025 1:40

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Patente B con auto elettrica, come funziona l’esame pratico

Mar 20, 2025

Sostenere l’esame pratico della patente di guida con un’auto elettrica è possibile, ma ci sono alcune importanti considerazioni da fare per quanto riguarda le limitazioni e le regole previste dalla normativa italiana.

Le auto elettriche stanno diventando sempre più presenti sulle nostre strade grazie ai benefici ambientali che portano con sé, come l’assenza di emissioni, e la possibilità di utilizzare energie rinnovabili per la ricarica. Oltre alla possibilità di fruire di incentivi all’acquisto. Ecco quindi che affrontare fin da subito l’esame di guida con un veicolo elettrico permette ai nuovi conducenti di abituarsi a un tipo di guida che verosimilmente diventerà sempre più diffuso nei prossimi anni.

Esame pratico con l’auto elettrica, cosa dice la normativa

La possibilità di svolgere l’esame pratico della patente con un’auto elettrica è consentita dal Codice della Strada, che equipara le auto elettriche a quelle con cambio automatico. Essendo tutte le auto elettriche dotate di una trasmissione automatica, sostenere l’esame con questo tipo di veicolo comporta l’apposizione del codice 78 sulla patente. Questo codice indica una limitazione che consente al neopatentato di guidare solo veicoli con cambio automatico.

A ogni modo, il codice 78 non è una limitazione permanente. In qualsiasi momento il titolare della patente può richiedere la rimozione della restrizione a bordo di un ulteriore esame pratico con un veicolo dotato di cambio manuale. Questo esame aggiuntivo non prevede la ripetizione della prova teorica, ma si concentra solo sulla capacità del conducente di gestire la frizione e il cambio manuale.

Come cambiano le prove di guida

Sostenere l’esame pratico con un’auto elettrica comporta alcune differenze operative rispetto all’esame con un veicolo a cambio manuale. Ad esempio non saranno richieste prove specifiche come la partenza in salita con la frizione o la gestione delle marce durante le manovre. L’esaminatore valuterà con attenzione la capacità del candidato di gestire l’accelerazione e la frenata rigenerativa, un aspetto tipico delle auto elettriche che consente di recuperare energia durante la decelerazione. Questa funzione, se ben utilizzata, può aumentare l’efficienza energetica del veicolo e ridurre l’usura dei freni meccanici.

Vantaggi di usare un’auto elettrica per l’esame

Scegliere di sostenere l’esame con un’auto elettrica offre alcuni vantaggi, soprattutto per chi è meno esperto alla guida o per ridurre il livello di stress durante la prova pratica. Le auto elettriche sono caratterizzate da un funzionamento più semplice rispetto ai veicoli con cambio manuale. L’assenza della frizione e la trasmissione automatica permettono al candidato di concentrarsi sulla sicurezza stradale, sulla gestione del traffico e sul rispetto delle norme.

Un altro aspetto positivo è la possibilità di guidare con maggiore fluidità poiché le auto elettriche offrono una coppia immediata e non richiedono continue cambiate di marcia, soprattutto nelle situazioni di stop and go tipiche del traffico cittadino. Non solo, ma molte scuole guida iniziano ad aggiornare la propria flotta con veicoli elettrici e permettono agli aspiranti conducenti l’opportunità di abituarsi fin da subito alla guida di veicoli che sono il futuro della mobilità.

La semplicità di guida delle auto elettriche

Uno dei vantaggi di usare un’auto elettrica per l’esame della patente è la sua semplicità di guida. Le auto elettriche non hanno un cambio tradizionale e la loro gestione si riduce spesso all’utilizzo di un pedale dell’acceleratore e di uno del freno. Questa caratteristica è utile per i neopatentati, che possono così concentrarsi sugli aspetti importanti della guida come il rispetto delle regole stradali, la gestione del traffico e la sicurezza alla guida, senza preoccupare della gestione delle marce.

Come scegliere la scuola guida giusta

Non tutte le scuole guida dispongono di veicoli elettrici per l’esame pratico della patente. Chi vuole affrontare la prova con un’auto elettrica è chiamato a informarsi sulla flotta disponibile nelle autoscuole della propria zona. Ed è utile verificare che gli istruttori di guida abbiano esperienza specifica con i veicoli elettrici poiché la loro gestione presenta alcune differenze rispetto ai veicoli tradizionali, soprattutto per quanto riguarda la frenata rigenerativa e l’uso del pedale unico nelle modalità di guida one-pedal drive.

Svantaggi e limitazioni del codice 78

Nonostante i vantaggi, scegliere un’auto elettrica per l’esame della patente comporta anche alcuni svantaggi, legati in particolare alla limitazione del codice 78. Questo codice è un potenziale problema per chi prevede di guidare veicoli con cambio manuale, sia in ambito personale che professionale. Ad esempio, chi intende lavorare come autista professionale, conducente di mezzi commerciali o in settori dove il cambio manuale è ancora molto diffuso, può trovare questa limitazione penalizzante.

Un’altra situazione in cui il codice 78 è un ostacolo è quella del noleggio auto all’estero. In molti Paesi europei la maggior parte delle auto a noleggio sono ancora dotate di cambio manuale e trovare veicoli con trasmissione automatica può essere difficile o più costoso. In caso di emergenza, chi ha una patente limitata al cambio automatico non può mettersi alla guida di un veicolo con cambio manuale.

Un problema reale o solo teorico?

La presenza del codice 78 sulla patente, che limita la guida ai soli veicoli con cambio automatico, può essere un problema concreto? In realtà, questa limitazione dipende molto dalle abitudini di guida del neopatentato e dal contesto in cui vive. Nelle grandi città, dove i veicoli con trasmissione automatica sono sempre più diffusi, il codice 78 può non essere un ostacolo. Nelle aree rurali o in contesti lavorativi dove l’uso del cambio manuale è ancora prevalente, questa limitazione può però risultare più restrittiva.

Come rimuovere la limitazione del codice 78

Per rimuovere il codice 78 dalla patente occorre sostenere un nuovo esame pratico con un’auto dotata di cambio manuale. Questa prova aggiuntiva non richiede di ripetere l’esame teorico, ma si concentra sulla capacità tecnica del conducente di utilizzare la frizione e le marce in modo corretto e sicuro. La maggior parte delle scuole guida offre pacchetti di lezioni per prepararsi a questa prova e consente di ottenere una patente completa che consente di guidare veicoli con entrambi i tipi di cambio.

Superare questo esame pratico aggiuntivo non comporta particolari difficoltà, soprattutto per chi ha già un po’ di esperienza di guida. Va da sé come sia consigliabile dedicare del tempo a fare pratica con il cambio manuale, magari sotto la supervisione di un istruttore qualificato, per evitare di commettere errori durante la prova ufficiale.

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