AGI – Non ci sarà al momento una vaccinazione di massa ma intanto, il ministero della Salute ha indicato quali sono le categorie a rischio per le quali è raccomandata la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie: 4.200 saranno distribuite nelle 4 regioni più colpite: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.
Nel Lazio, da lunedi 8 sarà possibile vaccinarsi presso l’Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Nella circolare diffusa ieri dal ministero, si spiega che “a seguito dell’arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea, si rende necessario un piano per le dosi disponibili”. E in particolare, è stato stabilito che alla Lombardia andranno 2000 dosi, al Lazio 1200, all’Emilia-Romagna 600 e al Veneto 400.
Le categorie a rischio indicate nel documento sono state individuate tra: “personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o partecipazione a eventi di sesso di gruppo; e/o partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)”.
Nel Lazio, per prenotarsi bisogna inviare una mail a: vaccinomonkeypox@inmi.it. Ad oggi, i dati relativi alla diffusione del vaiolo delle scimmie, rilevano ad agosto 545 casi confermati in Italia di cui 540 fra i maschi e 5 fra le femmine. L’età media delle persone ammalate è 38 anni.
La Lombardia rimane la regione più colpita, con 250 casi, seguita dal Lazio con 109. Negli Usa il vaiolo delle scimmie è diventato emergenza nazionale e l’Oms, il 23 luglio scorso ha lo ha dichiarato una “emergenza sanitaria globale”.
Imvanex in Europa e Jynneos negli Stati Uniti è il doppio nome del vaccino prodotto dalla Bavarian Nordic. Le fiale vanno conservate a meno 15 gradi. Per essere immunizzati servono due dosi ad almeno 28 giorni di distanza, ma questo intervallo può essere allungato fino a 2-3 mesi, anche per sopperire alla carenza iniziale.