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Parlamento Ue, approvata la risoluzione sulle misure per la crisi: sì a recovery bond, apertura… – Il Fatto Quotidiano

Apr 17, 2020

La creazione di recovery bond garantiti dal bilancio Ue e l’esortazione a usare il fondo salva-Stati. La risoluzione approvata dal Parlamento Ue sull’azione coordinata per far fronte alla pandemia di covid-19 parte da queste due misure. I voti a favore sono stati 395, 171 i contrari e 128 gli astenuti. Nel testo non si parla invece di coronabond, la proposta sulla quale spinge da tempo il premier Giuseppe Conte: l’emendamento dei Verdi che ne proponeva l’introduzione è stato bocciato con i voti di Lega e Forza Italia (mentre Fdi si è espressa a favore con Pd e M5s). “Sono molto soddisfatto”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, “perché avrò la possibilità di andare alla riunione dei leader europei del 23 aprile con una indicazione chiara di quella che è quella la volontà del parlamento rispetto agli strumenti e alle modalità e modalità con le quali organizzare una uscita di emergenza e la ricostruzione delle nostre economie”.

I 5 stelle si sono astenuti. “Ci saremmo aspettati”, hanno dichiarato, “un chiaro e forte riferimento ai coronabond grazie ai quali l’Unione europea potrebbe finanziare la ripartenza economica una volta superata l’emergenza, ma purtroppo per colpa dell’irresponsabilità di Lega e Forza Italia l’emendamento che li inseriva nel testo è stato rigettato. Registriamo l’impegno a trovare strumenti nuovi per superare la crisi”. Ma soprattutto per i 5 stelle rimane critico il riferimento al fondo salva-Stati: “Ribadiamo la nostra contrarietà al Mes con il voto negativo sul paragrafo che lo menziona. Purtroppo molti emendamenti migliorativi non sono stati approvati e di questo ci rammarichiamo: senza gli eurobond si è rivelata una occasione mancata”.

Emendamento su coronabond bocciato con i voti di Lega-Fi. M5s: “Tradiscono l’Italia”

In patria il centrodestra attacca il governo per le misure messe in campo contro la crisi economica, a Bruxelles si spacca: Lega e Forza Italia, durante la discussione degli emendamenti alla risoluzione, hanno votato contro gli eurobond, Fratelli d’Italia si è invece schierata con Pd e M5s in favore. Italia viva si è astenuta. L’emendamento è stato respinto con 326 voti contrari, 282 sì e 74 astensioni. Ieri sera infatti, è stato votato un emendamento dei Verdi che proponeva l’istituzione dei coronabond e “la mutualizzazione del debito” fra gli Stati, ovvero quello strumento sul quale il premier Giuseppe Conte punta dall’inizio della crisi e che viene osteggiato soprattutto dai Paesi del Nord come Olanda e Germania.

Il primo a denunciare il voto contrario del Carroccio e di Forza Italia è stato il vicepresidente M5s del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo: “L’ennesimo tradimento ai danni dell’Italia da parte della Lega e di Forza Italia è servito”, si legge in una nota. Poi continua sostenendo che le due forze di centrodestra hanno preferito schierarsi con l’ala rigorista europea, invece di votare tenendo conto delle esigenze economiche dell’Italia per affrontare la crisi: “Se avessero votato a favore, l’emendamento sarebbe stato approvato. Eccoli i signorotti ultranazionalisti e sovranisti, prima sventolano il tricolore in ogni selfie, poi quando il loro voto può salvare il Paese si allineano all’Olanda. Complimenti, almeno adesso tutti gli italiani potranno conoscere il loro vero volto”.

Per Angelo Bonelli dei Verdi, siamo di fronte “alla fiera dell’assurdo” che “danneggia e sbeffeggia” l’Italia: “Hanno votato insieme a quelle forze sovraniste e di destra che attaccano sistematicamente il nostro Paese”. Un comportamento da “falsi patrioti”, ha detto ancora Bonelli: “I campioni salviniani di patriottismo hanno votato sostenendo le posizioni del governo olandese e dei sovranisti, ovvero niente coronabond e niente mutualizzazione del debito causato dalla crisi da coronavirus. Questi sono falsi patrioti che in Italia fingono di difendere il nostro Paese, ma fuori confine si alleano con i nemici dell’Italia”.

Il Carroccio si è difeso dicendo che si tratta di “strumentalizzazione”. “Per distogliere l’attenzione dalle disastrose scelte del governo Conte in Italia e in Europa, il M5s se la prende con la Lega”, hanno detto Marco Zanni e Marco Campomenosi. “Rivendichiamo che noi, a differenza del M5s e di Conte che cambiano ogni settimana idea sull’argomento, non siamo mai stati a favore dello strumento coronabond che corrisponderebbe alla totale cessione di sovranità all’Ue. Anzi, indichiamo sin dal principio la proposta più semplice, ovvero un ruolo più attivo da vero prestatore di ultima istanza della Bce per comprare Btp“. Perché, sostengono, “eurobond significa eurotasse, rinunciare alla sovranità fiscale, consegnare le chiavi di casa a Germania e Troika“.

Lo scontro sul Recovery Fund. Pd e M5s si dividono sul Mes, i 5 stelle si astengono sulla risoluzione

Altro motivo di tensione si è sviluppato tra gli alleati di governo. I 5 stelle hanno infatti votato contro il Recovery fund, motivando la decisione con il fatto che si faceva riferimento al Mes nello stesso paragrafo. Sul punto sono, come già emerso in Italia, divisi rispetto al Partito democratico che si è dimostrato disponibile al ricorso al fondo salva-Stati nel caso in cui l’Eurogruppo eliminasse le condizionalità.

La prima parte del paragrafo 17 della risoluzione – che invita la Commissione a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa da finanziarie con un bilancio pluriennale potenziato, i fondi e gli strumenti già esistenti e Recovery bond garantiti dal bilancio dell’Ue – è comunque passata con 547 sì, 92 contrari e 44 astensioni. La Lega si è astenuta, ok da Forza Italia, Pd, Italia Viva e Fratelli d’Italia. “Qualche buontempone”, ha dichiarato l’eurodeputato M5s Ignazio Corrao, “ha messo in giro la notizia che noi del M5s avremmo votato contro i “recovery bond” o misure di condivisione del debito in Europa che stiamo chiedendo. Il paragrafo 17 ha dentro il Mes (ma anche l’accesso non spiegato al bilancio pluriennale, che può significare maggiore contribuzione netta degli Stati membri), per questo abbiamo votato contro”.

In particolare, al momento di votare esplicitamente sul Mes, Pd e M5s hanno espresso un voto opposto. I democratici hanno votato a favore del paragrafo 23 che invita i Paesi dell’eurozona ad attivare il Mes, mentre il M5s si è espresso contro. Contrarie anche Lega e Fratelli d’Italia. Hanno votato a favore Italia Viva e Forza Italia. Il paragrafo è passato con 523 sì, 145 contrari e 17 astensioni.

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