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Parigi non spaventa i mercati. Borse europee deboli

Apr 21, 2017

MILANO – Ore 10.30.È soprattutto il voto francese di domenica ad attirare l’attenzione dei mercati all’indomani dell’attacco terroristico che ha colpito nuovamente Parigi ieri sera. Le Borse europee – con l’eccezione di Parigi che scivola dello 0,42% – non sembrano risentirne ma aprono comunque deboli: Milano perde lo 0,03%, Londra retrocede dello 0,11% mentre Francoforte guadagna lo 0,11% . Un traino positivo arriva soprattutto dagli Stati Uniti. Ieri Wall Street ha chiuso in netto rialzo dopo il segretario del Tesoro Steven Mnuchin ha riacceso le speranze sull’attesa riform fiscale promessa da Trump indicando che i dettagli arrioveranno molto presto.

Spunti che hanno galvanizzato anche i listini asiatici, tutti in segno positivo. A Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso guadagnando l’1,03% a 18.620,75 punti, confortato anche dalle parole del governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda, che ha garantito che la politica monetaria della’istituto resterà accomodante ancora a lungo, contribuendo a una flessione dello yen. L’attacco di Parigi ha lasciato riportato l’euro poco sopra quota 1,07 sul dollaro dopo che ieri la moneta europea era avanzata ai massimi da tre settimana, avvicinandosi verso quota 1,08.

A Piazza Affari si riaccende la stagione delle assemblee per le società quotate. Oggi sarà il turno fra gli altri, di Yoox, Tod’s, Atlanta, Astaldi mentre questa mattina i conti di Saipem del primo trimestre hanno mostrati utili in calo del 23% rispetto allo scorso anno.

Apertura poco mossa per lo spread fra Btp e Bund: il differenziale segna quota 202 punti contro i 200 della chiusura di ieri coni il rendimento dal titolo decennale italiano al 2,26%.

Sul fronte della’agenda macroeconomica, in Germania l’indice pmi servizi è sceso al 54,7 ad aprile dal 55,6 mentre il manifatturiero è calato al 58,2 dal 58,3 di marzo. Indicazioni opposte arrivano dalla Francia, dove il Pmi manifatturiero è balzato a 55,1 punti dai 53,3 punti della passata rilevazione. Bene anche i servizi: stando alla lettura preliminare, elaborata da Markit e diffusa stamattina, il dato si è attestato a 57,7 punti contro i 57,5 punti della precedente rilevazione e sopra alle stime Bloomberg che lo vedevano a 57 punti.

In Italia sono molto poisitivi i dati che arrivano dall’industria a febbraio, con fatturato e ordinativi in crescita. In arrivo anche i dato sulle vendite al dettaglio di marzo nel Regno Unito. Nel pomeriggio dagli Usa si aspettano le statistiche sulle vendite delle

case esistenti.

Prezzo del petrolio in lieve rialzo sui mercati in un settimana che si avvia alla chiusura all’insegna della debolezza delle quotazioni. I contratti sul greggio Wti con scadenza a giugno guadagnano 6 centesimi a 50,77 dollari al barile mentre il Brent recupera 3 centesimi e segna quota 53,02 al barile. Quotazioni dell’oro poco mosse sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata perde lo 0,1% e passa di mano a 1.280 dollari l’oncia.

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