• 25 Settembre 2024 4:33

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Parigi 2024: Errani-Paolini cercatrici d’oro per la Storia

Ago 4, 2024

 AGI – Di finali, dopo quelle vinte a Monastir, Linz, Roma e quella persa allo Slam parigino, Sara Errani e Jasmine Paolini ormai hanno una discreta esperienza. Ma quella in cerca della medaglia d’oro olimpica che disputeranno alle 15.30 contro le russe senza bandiera Mirra Andreeva e Diana Shnaider, non sarà, è evidente, come le altre.

 

Perchè la 37enne (Sara) che è maestra nelle soluzioni al volo e saluta le vittorie con pianti liberatori e la 28enne (Jasmine) che disegna geometrie da fondo campo e gioisce regalando sorrisi a 32 denti, si giocano una finale olimpica che, comunque andrà, farà la storia: Sara e Jasmine saranno le prime italiane ad aggiudicarsi una medaglia (d’oro o d’argento) in campo femminile visto che l’unico a riuscirci prima di queste Olimpiadi era stato ben 100 anni fa il barone Uberto de Morpurgo, da ieri eguagliato da un fantastico Lorenzo Musetti, vittorioso per 2-1 sul canadese Felix Auger-Aliassime.

 

Non solo: la finale si giocherà sullo Chatrier del Roland Garros, dove un anno fa cominciò la storia della loro coppia di doppio, con Sara che propose a Jas di provare a giocare insieme con continuità. E, ancora, oggi andrà in scena anche uno scontro generazionale considerando che Mirra Andreeva (sorella minore dell’altra tennista Erika) ha 17 anni e la sua compagna 20, che sommati fanno l’età della Errani.

 

La prima ha iniziato a far parlare di sè, come baby prodigio del tennis, a 15 anni, la seconda che si è trasferita negli Usa quando è scoppiata la guerra Russia-Ucraina, è un’esperta del doppio, ammirata da una certa Martina Navratilova. Esperienza e continuità contro sfrontatezza giovanile e improvvisazione, visto che le due russe non avevano mai giocato insieme prima di queste Olimpiadi.

 

I cammini in tabellone di Paolini-Errani e delle loro avversarie si somigliano. Le nostre, dopo aver liquidato in due facili set Routliffe-Sun al primo turno, se la sono vista bruttissima al secondo contro le francesi Garcia/Parry (5/7-6/3-10/8) e quindi sono approdate in finale senza incertezza prima liquidando le inglesi Boulter-Watson e poi le ceche Noskova-Muchova. Le loro avversarie hanno tremato al primo turno contro le australiane Gadecki e Tomljanovic, incontro che si è risolto al supertiebreak, ma poi hanno sempre vinto senza soffrire in due set, lasciando solo tre game in semifinale alle spagnole Cristina Bucsa e Sara Sorribes Tormo.

 

Sarà una battaglia olimpica, ma un piccolo mezzo precedente a favore della coppia italiana c’e’: Sara e Jasmine hanno gia’ battuto la Shnaider quest’anno al Roland Garros, con un doppio 6-3, quando la russa era pero’ in coppia con l’americana Navarro. Intanto sui profili Instagram di Errani e Jasmine campeggia una foto propiziatoria che le ritrae in campo abbracciate a un campionissimo, Carlos Alcaraz: “Vamos!”.

 AGI – Di finali, dopo quelle vinte a Monastir, Linz, Roma e quella persa allo Slam parigino, Sara Errani e Jasmine Paolini ormai hanno una discreta esperienza. Ma quella in cerca della medaglia d’oro olimpica che disputeranno alle 15.30 contro le russe senza bandiera Mirra Andreeva e Diana Shnaider, non sarà, è evidente, come le altre.
 
Perchè la 37enne (Sara) che è maestra nelle soluzioni al volo e saluta le vittorie con pianti liberatori e la 28enne (Jasmine) che disegna geometrie da fondo campo e gioisce regalando sorrisi a 32 denti, si giocano una finale olimpica che, comunque andrà, farà la storia: Sara e Jasmine saranno le prime italiane ad aggiudicarsi una medaglia (d’oro o d’argento) in campo femminile visto che l’unico a riuscirci prima di queste Olimpiadi era stato ben 100 anni fa il barone Uberto de Morpurgo, da ieri eguagliato da un fantastico Lorenzo Musetti, vittorioso per 2-1 sul canadese Felix Auger-Aliassime.
 
Non solo: la finale si giocherà sullo Chatrier del Roland Garros, dove un anno fa cominciò la storia della loro coppia di doppio, con Sara che propose a Jas di provare a giocare insieme con continuità. E, ancora, oggi andrà in scena anche uno scontro generazionale considerando che Mirra Andreeva (sorella minore dell’altra tennista Erika) ha 17 anni e la sua compagna 20, che sommati fanno l’età della Errani.
 
La prima ha iniziato a far parlare di sè, come baby prodigio del tennis, a 15 anni, la seconda che si è trasferita negli Usa quando è scoppiata la guerra Russia-Ucraina, è un’esperta del doppio, ammirata da una certa Martina Navratilova. Esperienza e continuità contro sfrontatezza giovanile e improvvisazione, visto che le due russe non avevano mai giocato insieme prima di queste Olimpiadi.
 
I cammini in tabellone di Paolini-Errani e delle loro avversarie si somigliano. Le nostre, dopo aver liquidato in due facili set Routliffe-Sun al primo turno, se la sono vista bruttissima al secondo contro le francesi Garcia/Parry (5/7-6/3-10/8) e quindi sono approdate in finale senza incertezza prima liquidando le inglesi Boulter-Watson e poi le ceche Noskova-Muchova. Le loro avversarie hanno tremato al primo turno contro le australiane Gadecki e Tomljanovic, incontro che si è risolto al supertiebreak, ma poi hanno sempre vinto senza soffrire in due set, lasciando solo tre game in semifinale alle spagnole Cristina Bucsa e Sara Sorribes Tormo.
 
Sarà una battaglia olimpica, ma un piccolo mezzo precedente a favore della coppia italiana c’e’: Sara e Jasmine hanno gia’ battuto la Shnaider quest’anno al Roland Garros, con un doppio 6-3, quando la russa era pero’ in coppia con l’americana Navarro. Intanto sui profili Instagram di Errani e Jasmine campeggia una foto propiziatoria che le ritrae in campo abbracciate a un campionissimo, Carlos Alcaraz: “Vamos!”.

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