AGI – Non ha mai pensato di dimettersi Papa Francesco. Lo ha confermato lui stesso in un’intervista esclusiva alla Reuters nella quale ha smentito anche le voci secondo cui sarebbe malato di cancro e ha ribadito invece la sua volontà di recarsi in Russia e in Ucraina, appena possibile, forse a settembre. Nell’incontro con il corrispondente Phil Pullella, durato circa 90 minuti, il Pontefice ha parlato anche del suo ginocchio dolorante, della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull’interruzione di gravidanza e sulla polemica, sempre negli States, sulla possibilità che un politico pro-choice, ossia personalmente contrario all’aborto ma che sostiene il diritto di scelta altrui, possa ricevere la comunione.
Sulle possibili dimissioni
“Non mi è mai passato per la testa. Per il momento no, per il momento no. Davvero!”, ha dichiarato Francesco smentendo le voci secondo le quali avrebbe intenzione di dimettersi. Tutto è cominciato da diversi articoli e commenti sui media sugli eventi di fine agosto, il Concistoro e la visita all’Aquila dove è sepolto Celestino V, che si dimise nel 1294 che hanno fatto pensare all’intenzione del Papa di rinunciare al pontificato.
Ma Francesco ha smentito questa interpretazione: “Tutte queste coincidenze hanno fatto pensare ad alcuni che la stessa ‘liturgia’ sarebbe avvenuta. Ma non mi è mai passato per la testa“. Il Papa allo stesso tempo, come aveva già fatto più volte in passato, ha spiegato che la possibilità di dimettersi è presa in considerazione, soprattutto dopo la scelta fatta da Benedetto XVI nel 2013, nel caso la salute gli rendesse impossibile continuare nel suo ministero. “Quando vedrò che non ce la faccio, lo farò”.
Il gesto di Ratzinger (le dimissioni) “è stata una cosa buona per la Chiesa e per i Papi”. Lui resta un “grande esempio”. Ma alla domanda su quando potrebbe accadere, ha risposto: “Non lo sappiamo. Dio lo dirà”, con parole simili a quelle usate venerdi’ 1 luglio nell’intervista all’agenzia Telam.
Sulla guerra in Ucraina
Parlando della situazione in Ucraina, Francesco ha fatto notare che ci sono stati contatti tra il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, su un possibile viaggio a Mosca. I segnali iniziali non sono stati buoni. Si è parlato di questo possibile viaggio per la prima volta, diversi mesi fa, ha detto il Papa, spiegando che Mosca ha risposto che non era il momento giusto. Ha lasciato comunque intendere che ora qualcosa potrebbe essere cambiato.
“Vorrei andare in Ucraina, e volevo prima andare a Mosca. Ci siamo scambiati dei messaggi a questo proposito, perché pensavo che se il presidente russo mi avrebbe concesso una piccola finestra per servire la causa della pace… E ora è possibile, dopo il mio ritorno dal Canada, che io riesca ad andare in Ucraina. La prima cosa da fare è andare in Russia per cercare di aiutare in qualche modo, ma vorrei andare in entrambe le capitali”.
Riferendosi a Mosca, Francesco ha parlato di “dialogo molto aperto, molto cordiale”, “la porta – ha affermato – è aperta”. Per il suo problema al ginocchio, il Papa ha dovuto rinviare la visita apostolica nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud Sudan. Questa decisione gli ha causato “molta sofferenza”, soprattutto perché voleva promuovere la pace nei due Stati.
Sul suo ginocchio dolente
“Il medico – ha aggiunto – ha detto di non farlo perché non ero in grado. Farò quello del Canada perché il dottore mi ha detto che con 20 giorni in più mi posso riprendere”. Il Papa, osserva l’intervistatore, ha usato un bastone per entrare nella sala di ricevimento al piano terra di Casa Santa Marta. E ha quindi fornito dei dettagli sullo stato del suo ginocchio, dicendo di aver subito “una piccola frattura” quando ha fatto un passo falso mentre un legamento era infiammato. “Sto bene, sto lentamente migliorando”, ha aggiunto, spiegando che la frattura sta guarendo, aiutata dalla terapia con laser e magneti. “Adesso – ha precisato – devo cominciare a muovermi per non perdere la muscolatura. Va meglio, va meglio”.
Francesco ha poi smentito le voci secondo le quali gli sarebbe stato diagnosticato un cancro un anno fa, quando si è sottoposto a un’operazione di sei ore per rimuovere un tratto del colon a causa di una diverticolite, una condizione comune negli anziani.
“L’operazione è stata un grande successo”, ha detto il Papa, aggiungendo con il sorriso sulle labbra che “non mi hanno detto nulla” sul presunto cancro, che ha liquidato come “pettegolezzi di corte”, “lo spirito della corte – ha affermato – ancora c’è in Vaticano”, è “l’ultima corte europea di monarchia assoluta”. Ha poi dichiarato a Reuters di non volere un’operazione al ginocchio perché l’anestesia generale dell’intervento dello scorso anno aveva avuto effetti collaterali negativi.
Sull’aborto
Il Papa ha inoltre toccato altri temi internazionali. In merito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la storica sentenza Roe contro Wade che stabiliva il diritto di una donna ad abortire, Francesco ha detto di rispettare la decisione ma di non avere abbastanza informazioni per parlarne da un punto di vista giuridico. Ma ha anche condannato con forza l’aborto, paragonandolo – come aveva già fatto molte volte in passato – all'”assunzione di un sicario”.
“È una vita umana, questa è scienza”. “Chiedo: è legittimo, è giusto, eliminare una vita umana per risolvere un problema?”. Al Papa è stato anche chiesto di esprimersi sul dibattito in corso negli Stati Uniti sulla possibilità che un politico cattolico, personalmente contrario all’aborto ma che sostiene il diritto di scelta degli altri, possa ricevere la comunione. Alla speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, ad esempio, è stato proibito ricevere l’eucaristia dall’arcivescovo della sua diocesi, San Francisco, ma si comunica regolarmente in una parrocchia di Washington, e la settimana scorsa ha ricevuto la comunione da un sacerdote durante la Messa in San Pietro presieduta dal Pontefice.
“Quando la Chiesa perde la sua natura pastorale, quando un vescovo perde la sua natura pastorale, questo causa un problema politico”, ha commentato il Papa. “Questo è tutto ciò che posso dire”.