• 2 Novembre 2024 21:18

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Panico nel pronto soccorso, ferisce medici e carabinieri e viene fermato col taser

Nov 2, 2024

AGI – Un 34enne italiano è stato immobilizzato con il taser e poi arrestato dopo che con un coltello di 30 centimetri ha minacciato e ferito un medico, due infermieri e due carabinieri: è accaduto alle 8 del mattino al pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella, in provincia di Padova. L’uomo era stato segnalato dai passanti mentre brandiva l’arma per le vie del centro. In seguito ha raggiunto il nosocomio dove ha seminato il panico scagliandosi con violenza contro il personale e i militari.

 

Tra i feriti c’è un brigadiere dei carabinieri che e’ stato operato dopo aver riportato ferite da arma da taglio al collo e al volto ma le cui condizioni non sono gravi. In mattinata il militare ha ricevuto la visita del comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Michele Cucuglielli.

 

Il 34enne quando è giunto in ospedale è salito al piano del Servizio di salute mentale causando alcuni danneggiamenti, poi è sceso al Pronto soccorso dove ha aggredito il personale: dapprima ha ferito un infermiere, poi un medico al volto e un altro infermiere alla spalla. Infine si è scagliato contro i due carabinieri che si erano frapposti per difendere una dottoressa e sono riusciti a immobilizzarlo con il taser dopo una colluttazione. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita.

Zaia chiede aggravanti specifiche

“Medici, infermieri e tutto il personale sanitario”, ha sottolineato in una nota il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “lavorano ogni giorno con impegno e sacrificio per garantire la salute e la sicurezza della nostra comunita’. Colpirli significa attentare ai valori stessi della nostra societa'”. Zaia ha anche espresso “un profondo elogio” ai Carabinieri intervenuti e per aver difeso i sanitari con un “gesto di grande eroismo ed esempio ammirevole di dedizione a difesa di chi opera in prima linea per la salute di tutti noi”.

 

“Chiedo che sia fatta piena chiarezza al più presto”, ha concluso Zaia, auspicando “una revisione normativa che introduca aggravanti specifiche per le aggressioni contro il personale sanitario”.

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