AGI – La pioggia fa paura in Piemonte, dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna. Due torrenti nel Cuneese hanno superato il livello di pre-soglia: l’Ellero a Mondovì e il Corsaglia a Frabosa Soprana.
Un bollettino emesso dall’Arpa Piemonte dispone l’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico fino a sabato notte nel Torinese e nel Cuneese, in particolare in Alta val Susa e nelle valli Chisone, Pellice, Varaita, Maira e Stura e nella pianura cuneese.
Sul resto del territorio l’allerta è gialla a eccezione delle zone di Toce e Scrivia. Secondo le previsioni, la depressione localizzata tra le isole Baleari e i Pirenei porterà venti di scirocco in quota che convoglieranno aria umida sul Piemonte provocando fino a domenica mattina piogge diffuse forti e localmente molto forti sulla fascia pedemontana occidentale, generalmente deboli su Astigiano e Alessandrino, moderate nel resto del Piemonte.
La sala operativa della Regione Piemonte è aperta da venerdì per monitorare con attenzione la situazione e predisporre gli interventi eventualmente necessari. Inoltre, per fare il punto della situazione il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi hanno riunito nella prefettura di Cuneo un vertice con la prefettura di Torino e i territori interessati.
“Al momento la situazione in Piemonte non presenta criticità, ma alla luce di quanto sta avvenendo in Emilia Romagna abbiamo voluto agire d’anticipo e attivare fin da oggi il nostro sistema di emergenza per farci trovare pronti” ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Tutti i Comuni sono allertati e pronti ad agire” ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabus che ha invitato i cittadini “alla prudenza, a non intraprendere viaggi se non strettamente necessari”.
Alcuni sindaci hanno deciso di tenere chiuse le scuole sabato e la Provincia di Cuneo ha stabilito la chiusura delle superiori con un’ordinanza su tutto il territorio.