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Omicidio La Rosa, Rullo al gip: “Sono innocente, è stata mia madre”

Dic 17, 2017

“Sono innocente, è stata mia madre”. Si è difeso così Raffaele Rullo, il 35enne, fermato per il brutale omicidio dell’ex calciatore Andrea La Rosa mentre sua madre, Antonietta Biancaniello, 59 anni, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip durante l’udienza di convalida del fermo. Rullo, come la madre è accusato di omicidio premeditato e soppresione di cadavere, ed è assistito dall’avvocato Luigi Di Martino ed è ora in attesa del provvedimento del gip.

La donna, da subito, si era addossata la responsabilità del delitto ed era stata trovata, giovedì sera, mentre, a bordo della sua auto sulla Milano-Meda, stava probabilmente cercando di liberarsi del corpo dell’ex calciatore di Serie C che era stato messo nel bagagliaio, dentro un fusto per il gasolio.

Omicidio La Rosa, Rullo al gip: "Sono innocente, è stata mia madre"

La vittima Andrea La Rosa

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La sera in cui è scomparso, il 14 novembre scorso, La Rosa aveva con sé 8mila euro, che doveva prestare alla coppia, madre e figlio, cui aveva già dato 30mila

euro, mai restituiti. Era spaventato, preoccupato: dei suoi timori aveva parlato con la compagna e con gli amici. “Tranquillo, ti faccio conoscere mia madre”, lo avrebbe rassicurato Rullo. Quindi aveva attirato La Rosa nella cantina del suo condominio a Quarto Oggiaro, e gli aveva tagliato la gola uccidendolo. Madre e figlio avevano poi comperato una sega per fare a pezzi il corpo e 24 flaconi di acido per tentare di far sparire ogni traccia.

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