• 22 Novembre 2024 9:23

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Omicidio Cerciello, non ci sono prove della complicità di Natale

Set 23, 2024

AGI – “Ritiene questa Corte non sufficientemente provato il consapevole concorso di Natale nella condotta omicidiaria del coimputato”. A scriverlo i giudici della Corte di Assise d’Appello nelle motivazioni della sentenza, dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, con cui lo scorso 3 luglio hanno ridotto le pene condannando a 15 anni e due mesi Elder Finnegan Lee e a 11 anni e quattro mesi Gabriel Natale Hjorth i due californiani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate nel quartiere romano di Prati nel luglio del 2019.

“Osserva questa Corte territoriale come, nel caso di specie, alla luce delle risultanze di causa non appaia possibile, al di là di ogni ragionevole dubbio, riconoscersi in capo al Natale il concorso nel reato di omicidio volontario neppure a titolo di ‘dolo eventuale'”, si legge ancora nelle carte. Alla luce delle risultanze non appare possibile, al di là di ogni ragionevole dubbio, riconoscere a Natale il concorso nel reato di omicidio volontario neppure a titolo di dolo eventuale. Difetta, evidentemente, in primis, la prova della certa rappresentazione e, vieppiù”, della volontà, “rispetto alla inopinata e improvvisa condotta omicidiaria posta in essere da Elder ai danni del vicebrigadiere Cerciello, che attingeva furiosamente con ben 11 fendenti per mezzo del coltello micidiale che lo stesso aveva portato con sé”, scrivono i supremi giudici.

 

“La sentenza ha finalmente riconosciuto seguendo le censure della cassazione e i suoi principi di diritto che il Natale non ebbe a concorrere ne moralmente ne materialmente nell’omicidio del vicebrigadiere – commenta all’AGI l’avvocato Francesco Petrelli, legale, insieme al collega Fabio Alonzi, di Natale Hjorth -. L’unico rimprovero che è stato mosso dalla corte al Natale è quello di natura colposa di non aver previsto le possibili deviazioni dal programma concordato. Ma sul punto resta aperto il tema della effettiva prevedibilità di quella reazione e dunque anche della sussistenza del cd occorso anomalo”. 

 

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